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Enel Capital Markets Day, presentata la strategia 2023-2025
Starace (Enel): “Il nostro impegno è fornire ai clienti energia il più possibile a buon mercato, a impatto nullo sull’ambiente e sicura”
Enel Capital Markets Day 2022, illustrato il Piano Strategico del prossimo triennio: focus su elettrificazione sostenibile
Si è tenuto oggi il Capital Markets Day 2022 di Enel. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il Piano Strategico triennale 2023-2025 del Gruppo. Ad intervenire all’evento, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace e il CFO di Enel Alberto De Paoli, che hanno illustrato i prossimi obiettivi e azioni strategiche del Gruppo.
L’occasione è stata sfruttata da Enel per ricordare quella che è la visione del Gruppo, proiettata a raggiungere gli obiettivi net-zero al 2040. Il focus è stato posto sulle tematiche di transizione energetica, decarbonizzazione e digitalizzazione. La strategia e i traguardi prefissi dal Gruppo trovano origine nel difficile contesto attuale, sofferente a causa degli anni di pandemia, della crisi energetica, dei conflitti geopolitici e delle conseguenze tangibili comportate dal cambiamento climatico. Francesco Starace ha ricordato come la combinazione di questi elementi porti a una necessaria accelerazione del processo di transizione energetica e digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione delle catene di approvvigionamento globali.
Starace ha commentato: “Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi. Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l'indipendenza energetica nei Paesi core”.
“La sostenibilità, pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull'accelerazione dell'elettrificazione in tutte le economie. Questi risultati potranno essere raggiunti grazie alla grande competenza e motivazione dei colleghi del Gruppo Enel e all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato”, ha concluso Starace.
Sono tre le direttrici che attualmente richiedono la massima attenzione da parte dell'azienda, ha sottolineato l'Amministratore Delegato. Per costruire la sua strategia, infatti, Enel non può prescindere dall'urgenza di garantire accessibilità economica, al fine di fornire energia a prezzi ragionevoli e stabili nel lungo termine; sicurezza, limitando l'esposizione della stessa alle tensioni geopolitiche; sostenibilità, affinché l'approvvigionamento energetico non abbia impatto sul clima.
Il Piano Strategico 2023-2025
Nello specifico, secondo il Piano Strategico 2023-2025, Enel punta a focalizzarsi su una filiera industriale integrata, perseguendo il fine di un’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, e soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale e digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete. Inoltre, il Gruppo prevede di conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche, con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell'indebitamento netto di Gruppo.
L’ambizione è quella di completare la maggior parte di questo piano entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più semplice e focalizzata nei sei Paesi core (vale a dire Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia). Tra gli obiettivi del piano, il Gruppo vuole assicurare crescita e solidità finanziaria, coniugando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’Utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un dividendo per azione (DPS) pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
Il piano di investimenti prevede lo stanziamento di circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica. L’intero capitale investito sarà allocato nei paesi core di Enel, dove le competenze e il know how sono maggiormente solide.
Le azioni strategiche su cui si focalizzerà il Piano, sono il bilanciamento tra la domanda dei clienti e l’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento; decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza; rafforzare lo sviluppo e la digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione; portare avanti la razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche.
Nell'ambito del modello di business di Enel di Stewardship, è prevista la mobilitazione di 15 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi in investimenti diretti del Gruppo in asset che si prevede saranno conferiti in joint venture, 1,1 miliardi in apporti di capitale da parte del Gruppo in joint venture e il resto in investimenti di terze parti. Queste risorse hanno lo scopo di aggiungere nuova generazione da fonti rinnovabili, nuove infrastrutture e servizi per accelerare il percorso dei clienti del Gruppo verso l’elettrificazione. Nei prossimi tre anni, si prevede che questo modello generi circa 1,5 miliardi di euro in termini di EBITDA cumulato, con un valore atteso della partecipazione di Gruppo pari a 2,5-3,0 miliardi di euro nel 2025.
Al 2025, Enel prevede che l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022, e che l’Utile netto ordinario di Gruppo raggiunga i 7,0-7,2 miliardi di euro, rispetto ai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022. Inoltre, entro il 2025, nei sei Paesi core, il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso, un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022.
Il commento ad affaritaliani.it di Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel
Ai microfoni di affaritaliani.it, Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel, ha affermato: "L'obiettivo di questo piano è perseguire l’elettrificazione dei consumi energetici in sei grandi paesi: Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti. In questi mercati, cercheremo di ottenere un’integrazione sulla catena del valore: produzione, reti e clienti. Il nostro impegno è fornire ai clienti un’energia che sia sempre il più possibile a buon mercato, a impatto nullo sull’ambiente e soprattutto sicura: che non dipenda, quindi, da fonti poco affidabili”.
Per poter fare questo, sottolinea Starace, le energie rinnovabili risultano la scelta migliore. E su di esse, di conseguenza, si concentra gran parte degli investimenti previsti dal Gruppo. Per raggiungere lo scopo che Enel si prefigge è necessario investire molto sulle reti elettriche, in modo tale da permettere ai clienti di elettrificare i consumi e rendere le reti elettriche sempre più importanti e vitali, per favorire l’avanzamento del benessere della società. Esse devono, quindi, essere digitali, affidabili e in grado di ospitare sempre più impianti rinnovabili al loro interno.
Il 2023 sarà un anno cruciale per quanto riguarda la realizzazione del Piano presentato oggi. Il Gruppo mantiene un atteggiamento ottimista: “I progetti che abbiamo annunciato nell’ambito del Piano sono già stati avviati. Per questo siamo piuttosto sicuri che riusciremo a completarli entro il 2023, un anno sicuramente molto impegnativo per noi”, ha dichiarato Starace.
Il Piano presentato oggi da Enel tiene in considerazione che durante il 2023 potranno verificarsi ulteriori turbolenze e volatilità, dato il contesto attuale. Ma la speranza, afferma Starace, è che non siano così importanti come è avvenuto nel corso del 2022: “Non vi sarà la stabilità precedente. Se il price cap venisse deciso, e quindi implementato prima della fine dell’inverno, avremo tutti maggiore tranquillità rispetto a ciò che potrà essere fatto durante la primavera e l’estate 2023”, ha concluso.