I 5 libri da leggere mentre fuori piove: i bestseller dell'autunno 2022

Romanzi storici, atmosfere orientali, libri da collezione in stile dark, storie d’amore e distopici. Ecco i cinque libri consigliati da Affaritaliani.it

di Chiara Giacobelli
Speciale autunno 2022
Libri & Editori

Ecco la nostra tradizionale selezione tra le uscite in libreria che hanno caratterizzato l’autunno 2022. Cinque titoli per cinque generi diversi, da leggere con una cioccolata calda in mano mentre fuori piove

Nonostante si respiri già l’atmosfera natalizia – presto dedicheremo infatti uno speciale proprio ai libri suggeriti come regali di Natale – ci troviamo ancora in autunno, come dimostrano il foliage che colora le montagne, le temperature non troppo severe e le giornate di pioggia, ideali per accoccolarsi in poltrona con una tazza di tè o cioccolata calda e un bel libro da leggere. Quale scegliere tra le tante uscite che hanno interessato i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre? Prima di iniziare con la selezione dei nostri cinque titoli, facciamo un veloce excursus tra le pubblicazioni che ci sembrano degne di nota, consapevoli ovviamente di dover tralasciare molto per ragioni di spazio.  

A fine estate è uscito per le Edizioni E/O Fiamme di pietra, il cui autore Jean-Christophe Rufin è co-fondatore di Medici Senza Frontiere, nonché ambasciatore di Francia in Senegal dal 2007 al 2010, alpinista e vincitore del Premio Goncourt. In questo libro racconta la sua passione per la montagna attraverso un romanzo che vede anche una romantica storia d’amore, oltre a non poca avventura. In Francia ha già superato le 100.000 copie vendute ed è in corso di traduzione in molti Paesi, definito da Le Point “il meglio dei ventisette libri e delle mille vite di Rufin”. Da non perdere.

Un altro titolo che ha attirato la nostra attenzione è Un giorno e una donna. Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea, di Nicoletta Bortolotti edito da HarperCollins a fine settembre. Su questa straordinaria figura femminile mancava una biografia romanzata che ci permettesse di riscoprirla e apprezzarla: figlia di un padre rivoluzionario e all’avanguardia, Christine ebbe la possibilità di studiare e di scegliere la propria strada, cosa del tutto insolita per una donna nel Medioevo. Divenne, se facciamo nostre le parole dello storico Alessandro Barbero – che a lei ha dedicato un’intera lezione, ascoltabile tra i suoi podcast online – la prima scrittrice professionista della storia, peraltro madre vedova in un mondo al maschile. La sua vita è un avvincente susseguirsi di prove di coraggio e di elevazione culturale, tale da porsi come modello ancora incredibilmente attuale.   

Ci catapulta invece nelle atmosfere orientali La donna drago (Giunti Editore), un bellissimo esordio per la giornalista del gruppo L’Espresso Margherita Marvasi. Sullo sfondo delle rivolte di Hong Kong, che tutti abbiamo seguito con apprensione, l’autrice ambienta una storia ambigua e passionale che vede come protagonista una figura forte, indomita, costretta a scegliere di fronte all’evolversi inaspettato non soltanto della sua relazione amorosa, ma della sua intera vita. Un romanzo dalle tinte forti, che pone al centro il tema dei diritti civili e il ruolo della donna, tra desideri personali, influenze sociali, aspirazioni, maternità, amicizia e capacità di saper riconoscere e stabilire i propri limiti. Intenso e intrigante.

Entrando nell’ambito della saggistica, segnaliamo Il libraio di Firenze, un notevole progetto editoriale a cura di Ross King, pubblicato in Italia da Garzanti a fine settembre. Il sottotitolo recita L’avventura del più bel manoscritto di tutti i tempi e del genio che lo creò: si tratta di un dettagliato e interessante racconto tanto di un’epoca – il Rinascimento a Firenze, con la sua cultura florida che dava lavoro a stampatori, cacciatori di manoscritti, copisti, librai, editori – quanto di un singolo personaggio, Vespasiano da Bisticci, da tutti conosciuto come “il re dei librai”. Fu lui a trasformare la propria bottega in un luogo di incontri, dibattiti, un centro nevralgico in cui le idee si traducevano in parole e le parole in pagine scritte a mano, prima dell’invenzione della stampa. Un viaggio nel passato dell’editoria e nella storia del libro antico da cui è impossibile non restare profondamente affascinati.

Chiudiamo menzionando l’ultimo scritto di Alessandro Baricco, La via della narrazione, un manualetto agile e breve in cui il noto scrittore e insegnante ci svela alcuni trucchi chiave per realizzare un buon romanzo. Consigliato a chiunque abbia in progetto di scrivere un libro, o magari ci ha già provato ma intende migliorare il proprio stile, grazie a una conoscenza più approfondita di come utilizzare gli strumenti del mestiere: dalla trama ai personaggi, dallo stile alla magia dell’idea iniziale. È in libreria per Feltrinelli.

L’ultimo paragrafetto lo dedichiamo come da consuetudine agli audiolibri, che stanno prendendo sempre più piede nel mercato editoriale. Tra le numerose uscite che questo autunno ci ha regalato – dai podcast originali ai grandi classici, fino alla saggistica e ai bestseller della narrativa – ricordiamo su Audible alcuni titoli di recente apparizione. Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne, di Jude Ellison Sady Doyle, letto in esclusiva per Audible da Francesca Giorgi, è un libro che ha fatto molto discutere di sé e che ci sentiamo pertanto di consigliare per l’importante apporto socioculturale; si tratta, infatti, di un originale saggio sulla natura selvaggia della femminilità, che viaggia tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror. Gli amanti del romanzo storico saranno invece lieti di ritrovare Carla Maria Russo con il bestseller La bastarda degli Sforza, mentre molto particolare è Just Kids di Patti Smith, letto dall’attrice Carolina Crescentini. Non manca la riscoperta dei classici meno noti, come La figlia delle nevi di Jack London o una raccolta di scritti minori firmata da Daniel Defoe. Arriva anche la famosa saga Le sette sorelle di Lucinda Riley, enormemente attesa e voluta dal pubblico di Audible. Infine, i podcast a tema, come Il cappuccino delle cinque. Libri e lettori fuori orario, Storie di calcio, Bollani Day, Lib(e)ri viaggiatori, Connessioni. Storie di vite e professioni in rete. Buona lettura e buon ascolto!

Speciale autunno 2022

1)  Il grande libro di Satana di Danilo Arona e Edoardo Rosati (Mondadori Electa)

Dall’Antico Testamento all’arte, dal cinema alla letteratura, dal fumetto al rock, la biografia del Principe del Male. Recita così il sottotitolo del grande volume nero, rosso e oro che Mondadori Electa ha dedicato a colui che nel corso dei secoli è divenuto una vera e propria star: Satana, il Diavolo, o se preferite Lucifero. In una parola: il Male. Ed è davvero geniale l’idea di scrivere una “biografia”, se così si può chiamare, su un personaggio che non è realmente vissuto, ma al contempo non è neppure un mero costrutto dell’immaginazione: c’è molto di più dietro a una figura tanto complessa quanto affascinante, sfuggente e misteriosa al punto da ispirare non soltanto le religioni, la storia e il folclore, ma anche le molteplici sfumature dell’arte.

"Il grande libro di Satana" di Danilo Arona e Edoardo Rosati (Mondadori Electa)

Due sono gli autori di questa grande opera, che non è soltanto un piacere leggere nelle sere dai toni gotici, con luci soffuse e il frastuono di un temporale, ma rappresenta anche un bell’oggetto di arredamento, come d’altra parte tutti i volumi pubblicati da Mondadori Electa. Il primo dei due si chiama Danilo Arona ed è uno scrittore, ricercatore, giornalista; nella sua vita è riuscito a pubblicare più di quaranta libri e a firmare ancor più articoli, mostrando una predilezione per il “lato oscuro” della realtà. Non poteva quindi che essere attirato da un progetto del genere, dove il suo bagaglio di conoscenza e le capacità narrative sono elementi fondamentali per farne una grande opera. Lo affianca Edoardo Rosati, anche lui giornalista ma specializzato nella comunicazione medico-scientifica; non mancano, tuttavia, nella sua produzione narrativa alcuni thriller e ovviamente un fascino per il noir inteso nel suo senso più ampio, che ha sviscerato in numerosi articoli di taglio cinematografico, fantascientifico e fumettistico. Dunque, la coppia perfetta per dar vita a un progetto assolutamente originale, diverso da qualunque opera si sia finora scritta sul Principe del Male.

All’interno di questo volume ricco di immagini, fotografie, illustrazioni e molta documentazione proveniente dagli ambiti più vari, troverete innanzitutto un excursus attorno alla figura di Satana: chi è, da dove deriva il suo nome, quali sono i principali scritti storici che lo riguardano e quali possono invece essere considerate le principali opere sataniche, che cosa si intende per diabolico e a quante idee questa parola ha dato vita, ma anche aspetti più inquietanti come gli esorcismi, le possessioni, la stregonerie, le sette sataniche, i fatti di cronaca in qualche modo collegati al demonio. C’è poi tutta un’ampia parte del libro che perlustra le varie forme d’arte che in qualche modo sono state influenzate dalla figura di Satana e da tutto ciò che ruota attorno ad essa: cinema, televisione, letteratura, teatro, fumetti, musica, persino la psicoanalisi. Dunque un intero mondo incentrato sull’oscurità e sul male, racchiuso all’interno di un unico grande tomo che funge anche da Bibbia (scusate l’ossimoro), da enciclopedia e da manuale pratico per chi sia appassionato del genere e voglia trovare titoli utili da appuntarsi.  

Particolarmente interessante è il continuo passaggio dal mondo della fantasia o della superstizione a quello della realtà e dei fatti di cronaca, mettendo così in evidenza come la credenza abbia influenzato la narrativa e l’arte, le quali a loro volta abbiano avuto un impatto sull’opinione pubblica e di conseguenza abbiano giocato un ruolo non indifferente in alcuni drammi accaduti in epoche più o meno recenti; non è da meno ovviamente il potere della religione, della persuasione, della suggestione, della psicanalisi e della medicina, capaci di dar vita a dei veri e propri contagi mentali di massa, a fenomeni sociali a sfondo satanico, fino alla paranoia che conduce ai più efferati crimini. “Satana è sempre convincente, addirittura carismatico. È il protagonista reiterato di pazzie “lucide” (come le definivano i vecchi manuali di psichiatria) che sono però contrassegnate da una pericolosa contagiosità sociale”, scrivono gli autori nell’introduzione, dal titolo Un contagio chiamato Satana. Di certo Il grande libro di Satana di Danilo Arona e Edoardo Rosati ha convinto anche noi, che lo inseriamo tra i cinque libri più interessanti apparsi in commercio nell’autunno 2022.  

Lo consigliamo perché: è un’opera unica, originale, interessante sotto ogni punto di vista, non necessariamente adatta solo a chi ama il dark o il noir in letteratura. Il volume – da considerarsi un pezzo da collezione per la sua curata estetica – accosta materie e argomenti piuttosto diversi tra loro, proponendosi così come un viaggio entusiasmante nel lato oscuro dell’esistenza.   

2)  L’isola dei battiti del cuore di Laura Imai Messina (Piemme)

Laura Imai Messina è la scrittrice italiana più amata da chi ha una passione per il Giappone: non soltanto tutti i suoi libri hanno a che fare con le atmosfere nipponiche, ma lei stessa ha scelto di vivere e lavorare in questa terra, tanto all’avanguardia quanto ricca di tradizioni. Ed è proprio dal passato giapponese, dai luoghi, dalle leggende, dai riti antichi che tuttora pervadono il presente, che la Messina trae spunto per scrivere i suoi romanzi. L’ultimo uscito per Piemme, con una splendida cover che attira l’occhio del lettore – persino il più distratto – in libreria, si intitola L’isola dei battiti del cuore e, sebbene la storia raccontata sia inventata, la località in questione esiste davvero. Si tratta dell’isola di Teshima, a sud-ovest del Giappone: un ambiente fuori dal tempo e lontano da tutto, dove le montagne incontrano il mare, la natura si fonde con l’arte, e dove Laura Imai Messina ci conduce per scoprire l’Archivio dei Battiti del Cuore.

"L'isola dei battiti del cuore" di Laura Imai Messina (Piemme)

Come già aveva fatto in Quel che affidiamo al vento, l’autrice si mette alla ricerca di luoghi speciali, in cui accadono cose uniche, originali, talvolta impensabili per noi occidentali. Ogni libro della Messina è allora un viaggio all’interno della letteratura, dove si incontrano personaggi immaginari e trame che presentano un fondo di verità, per volare poi verso i lidi della fantasia; al contempo è anche un viaggio nella terra d’Oriente, alla scoperta di angoli sconosciuti alla maggior parte dei lettori. Questa volta la scelta dell’autrice è ricaduta su un archivio che esiste davvero, dal nome di Les Archives du Coeur: qui l’artista Boltanski ha registrato e poi assemblato, all’interno di quello che è divenuto un qualcosa a metà tra un museo e un’opera d’arte essa stessa, i battiti del cuore di migliaia di persone di ogni età, sesso, provenienza, ceto sociale, religione, tutti uguali eppure diversi. Questo progetto potente, spirituale, in grado di mantenere in vita – sebbene solo attraverso il suono del cuore – anche coloro che non ci sono più, è fonte di grande emozione per chiunque lo visiti, a cominciare appunto dalla Imai Messina, che ne è rimasta talmente colpita da decidere di scriverci un libro.

Se il punto di partenza è già di per sé affascinante, la storia che l’autrice costruisce attorno a questa premessa non è meno coinvolgente. Protagonisti de L’isola dei battiti del cuore sono un illustratore quarantenne, Shūichi, e un bambino misterioso, entrambi alla ricerca di qualcosa, entrambi colpiti dalle asperità della vita, ma non per questo disincantati. L’amicizia è allora il grande tema del romanzo, poiché tra due personaggi così diversi tra loro nascerà un legame unico e indissolubile, in grado di cambiare la loro vita e di condurli sul cammino della felicità.  

Lo consigliamo perché: è una bellissima storia da leggere nelle giornate di sole ma anche in quelle di malinconia, in quanto presuppone lo stato d’animo giusto per farsi trasportare dalle parole della Imai Messina sull’isola di Teshima, insieme a Shūichi e a Kenta. Gli appassionati del Giappone, in particolare, lo adoreranno; avvertiamo, tuttavia, che potrebbe far venire voglia di partire immediatamente per scoprire questo luogo straordinario.

3)  La prima dama della regina di Elizabeth Chadwick (Tre60)

Come in tutti i nostri speciali, non può mancare un consiglio di lettura per chi predilige il genere del romanzo storico; in questo ambito la scelta è stata abbastanza semplice, dal momento che è uscito ad ottobre l’ultimo libro di Elizabeth Chadwick. Su di lei c’è ben poco da dire: dopo il successo internazionale della trilogia su Eleonora d’Aquitania e il successivo La principessa d’Irlanda, chiunque abbia un po’ di dimestichezza con il genere storico conosce il nome della Chadwick e probabilmente ha letto almeno un suo romanzo.

"La prima dama della regina" di Elizabeth Chadwick (Tre60)

Questa volta la scrittrice, originaria del Lancashire e definita dalla prestigiosa Historical Novel Society “la migliore autrice di fiction medievale dei nostri tempi”, ci ammalia grazie alle vicende turbolente de La prima dama della regina (Tre60), dove la sovrana in questione è niente meno che Eleanor d’Aquitania, consorte di re Enrico nell’Inghilterra del 1238. Protagonista di questa nuova, appassionante storia di amore, strategie e inganni è Giovanna di Munchensi, nipote del potente Guglielmo il Maresciallo: se la documentazione storica ci ha lasciato molte informazioni sul nonno della fanciulla e sul suo fondamentale ruolo di ex reggente d’Inghilterra, lo stesso non si può dire su Giovanna, dal momento che le fonti antiche tendono sempre a dimenticare le donne. Tuttavia, il lavoro della Chadwick è, come sempre, certosino; ecco allora sbocciare, tra immaginazione e verità, la storia d’amore tra la giovane ereditiera e l’affascinante Guglielmo di Valence, il fratellastro di Enrico III in arrivo dalla Francia.

Tutto sembrerebbe filare liscio, non vi sono impedimenti al matrimonio, c’è il benestare della corona e tra i due novelli sposi scatta effettivamente la scintilla, ma non bisogna mai dimenticare che ci troviamo nell’Inghilterra del Medioevo, terra di eterni conflitti, di diatribe sanguinose per cui si è facilmente pronti a uccidere, di tradimenti e di vendette, di grande invidia per chi brilla fin troppo. Così, quello che potrebbe essere un tranquillo – ma assai meno romanzesco – matrimonio si trasforma in un amore contrastato e in una battaglia per restare in cima, in cui il ruolo di Giovanna, con la sua astuzia e intelligenza, nonché il coraggio ereditato dal nonno, si dimostra necessario per cambiare le sorti della partita.

Lo consigliamo perché: Elizabeth Chadwick è una garanzia per gli amanti del romanzo storico e questo romanzo è tra i più intensi mai scritti. Se da una parte torna tutto il fascino della corte di Eleonora d’Aquitania, dall’altra lo stratagemma di spostare l’attenzione sulla sua prima dama si dimostra efficace per tenere viva l’attenzione, il pathos e l’emotività del lettore, permettendoci peraltro di riscoprire un personaggio minore degno di attenzione.    

4)  I nostri cuori perduti di Celeste Ng (Mondadori)

Un altro genere che non manchiamo mai di segnalare nei nostri speciali è il fantastico o, in alternativa, il distopico. È proprio in quest’ultima categoria che inseriamo I nostri cuori perduti di Celeste Ng, scrittrice da milioni di copie vendute, sempre in classifica nel Paesi anglosassoni, giunta alla fama anche in Italia grazie al suo Tanti piccoli fuochi, da cui è stata tratta una serie tv. In molti erano in attesa del suo nuovo romanzo, ed eccola stupirci, incantarci, colpirci con un’opera che è sì distopica, ma paurosamente vicina alla realtà.

"I nostri cuori perduti" di Celeste Ng (Mondadori)

L’ambientazione è quella di un’America totalitarista e repressiva, in cui dominano le posizioni conservatrici fino alle manifestazioni più estreme: razzismo, autoritarismo, censura, esaltazione della tradizione americana, fino alle forme più estreme come il “ricollocamento” dei figli dei sovversivi, che di fatto si traduce nel rapimento di bambini nati da genitori scomodi. Un mondo surreale? Una situazione che non si verificherà mai, se non nell’immaginazione di scrittori e registi? Nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco, specie a fronte non soltanto dei cambiamenti che stanno interessando l’America negli ultimi mesi e della nuova ascesa di Trump, ma più in generale del clima che si respira in tutto il mondo, a cominciare dall’Europa. Di certo non ci auguriamo che una storia del genere possa divenire reale, eppure leggendo le pagine di Celeste Ng non si riesce a non pensare quanto in bilico si trovi la nostra società, specie con l’escalation di guerre, pandemia, siccità, problematiche ambientali e sovraffollamento; tanto che forse alcuni scenari descritti in maniera così precisa e pungente dall’autrice potrebbero, in fondo, rappresentare niente meno che il nostro prossimo futuro.

Protagonista di questo romanzo inquietante – nel senso che porta a riflettere su dove stiamo andando e in che cosa ci stiamo trasformando – è un bambino, Bird, originario del Massachusetts ma figlio di una poetessa cinese dissidente, scomparsa senza lasciare traccia di sé. Che sia stata allontanata o che lo abbia fatto per proteggere la sua famiglia poco importa: a Bird non resta che cercarla, come sempre farà un figlio con la propria madre, specialmente dopo aver ricevuto una lettera in codice. È a questo punto che il libro si trasforma in una sorta di giallo e in parte in un romanzo di avventura, che in alcuni tratti strizza l’occhio alla produzione di Carlos Ruiz Zafòn. Anche qui, infatti, le biblioteche e i loro abitanti sono gli unici luoghi e le sole persone in grado di aiutare, creare connessioni, proteggere, svelare segreti e misteri, a significare – in una grande metafora – che solo attraverso la cultura si può arrivare alla verità, e quindi alla libertà.

Le influenze che si riscontrano leggendo questo bellissimo romanzo edito da Mondadori sono molteplici e denotano un’ampia conoscenza da parte dell’autrice della letteratura internazionale. C’è sicuramente molto dei principali distopici di sempre, da Fahrenheit 451 a 1984 di Orwell, fino ai più recenti Il racconto dell’ancella e I testamenti della Atwood, ma si nota anche la presenza di quegli autori che per primi hanno fatto dei luoghi di cultura simulacri di conoscenza e al contempo ambientazioni di thriller o romanzi d’avventura, di noir e gialli (da Il nome della rosa a scrittori contemporanei come Zafòn o Cooper). In tutto ciò non manca però una grande immaginazione che spinge Celeste Ng a cercare la propria strada e a rimaneggiare secoli di letteratura per renderla quanto mai attuale, contemporanea, scorrevole e quindi adatta a tutti, grazie a una narrativa spigliata. D’altra parte, non è meno importante – come fonte da cui attingere idee, fatti, elementi di cronaca se non vera certamente verosimile – la realtà stessa, la politica e la società americana dei nostri tempi. È quindi un romanzo che a tratti emoziona e a tratti fa rabbrividire, che alterna momenti di ingenua purezza ad altri di commozione e ad altri ancora di repulsione nei confronti di un sistema che percepiamo come sbagliato, eppure plausibile. Ottimo spunto di riflessione per tutti, ma perfetto specialmente per le giovani generazioni.

Lo consigliamo perché: è un buon libro sia in quanto intrattenimento, per il semplice piacere della lettura e della suspense, sia come punto di partenza per analizzare il mondo in cui viviamo, con tutte le sue storture, e i possibili scenari a cui questo potrebbe approdare. Sta poi al lettore decidere come utilizzare il potente strumento che l’autrice gli mette in mano.    

5)  Mercante di sogni di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer)

Affidiamo la nostra conclusione al tradizionale romance, che in questo caso è divenuto subito un bestseller grazie al celebre nome di Sveva Casati Modignani. Le fan della nota scrittrice non resteranno deluse, perché in quest’ultimo romanzo edito da Sperling & Kupfer sono presenti tutti gli elementi che tanto hanno fatto amare la sua scrittura: l’ambientazione nel mondo dell’alta borghesia, un protagonista affascinante che fa innamorare di sé le lettrici, una scalata al successo da parte di un selfmade man coraggioso e ambizioso, ma non senza scrupoli, e ovviamente una storia d’amore da favola.

"Mercante di sogni" di Sveva Casati Modignani (Sperling & Kupfer)

Non sono però soltanto amore, lusso e carriera gli ingredienti di Mercante di sogni, poiché la storia si apre con il tentativo di uccidere proprio il protagonista del libro: Raimondo Clementi, Presidente della Borsa Valori, apparentemente stimato e rispettato da tutti. Chi lo avrà voluto vedere morto, senza riuscirci? La Modignani inserisce così elementi di giallo e mistero all’interno della storia, che ripercorre all’indietro la vita del ricco imprenditore grazie al racconto che la giovane giornalista Giovanna Vitali riesce a strappargli. Se da un lato veniamo attirate sempre più verso l’intrigante passato dell’uomo, dall’altro l’indagine che ruota attorno all’attentato ci riporta costantemente al presente e alla volontà di trovare risposta alle domande irrisolte. Il tutto, nel magnifico scenario di Villa Dorotea, sul lago d’Orta.

Lo consigliamo perché: per gli amanti del genere Sveva Casati Modignani è un acquisto ad occhi chiusi, già sapendo che il romanzo piacerà e colpirà nel segno. Suggerito a chi abbia voglia di leggerezza e di sogni a poche settimane dal Natale.   

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