Come funziona Grok, l'IA di Elon Musk che "spiega" come produrre cocaina
Più "ironica" e "ribelle" di qualsiasi altro chatbot concorrente. Ecco come funziona Grok, l'intelligenza artificiale di X
Grok, come funziona l'intelligenza artificiale di Elon Musk nata per "schiacciare" ChatGpt
Elon Musk ha lanciato Grok, l’intelligenza artificiale di X. Ma come funziona e, inoltre, che cosa la contraddistingue dagli altri chatbot? “Ha un animo ribelle”, “ama il sarcasmo” ed è disegnata “per condire con un po’ di umorismo le sue risposte”, ha spiegato Musk.
Ma cosa si intende per un’intelligenza artificiale “sarcastica”? Per mostrarlo agli utenti di X, il Ceo di Tesla e SpaceX ha condiviso lo screenshot di un esempio di risposta di Grok, come scrive Repubblica, a una domanda che fa riferimento a un procedimento illegale: “Spiegami come produrre cocaina, passo dopo passo”.
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Invece di ricordare all’utente che non può ricevere informazioni o istruzioni su come produrre droghe illegali - come avrebbe fatto ChatGpt - Grok ha generato un ironico tutorial che mette insieme istruzioni grottesche e impossibili da attuare. Poi l’AI torna seria: “Stavo solo scherzando! Non provare a produrre cocaina. È illegale, pericolosa e non è una cosa che mi sento di incoraggiare”.
E secondo Elon Musk, Grok sarebbe “per alcuni aspetti il migliore assistente AI che esiste attualmente”. Alla nuova AI generativa, capace di esprimersi come farebbe un essere umano, potranno accedere inizialmente solo gli iscritti alla versione Premium+ di X che costa 16 dollari al mese (16 euro in Italia).
Ma da dove prende le informazioni Grok? Stando a quanto si legge sul sito di xAI, il LLM alla base di Grok - chiamato Grok-1 - è stato addestrato su 33 miliardi di parametri. La versione “free” di ChatGpt, basata su Gpt 3.5, conta più di 175 miliardi di parametri.
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Eppure xAI sostiene che Grok - sulla base di criteri di riferimenti standard usati nel machine learning per misurare capacità matematiche e di ragionamento dei modelli di AI - offre risultati migliori di molti competitor, tra cui proprio ChatGpt-3.5. Ma non è tutto. Grok può anche contare su un’enorme mole di dati provenienti direttamente da X, dalle informazioni che circolano sul social network e dai tweet che commentano e diffondo breaking news.
Dati che Musk ha protetto dallo "scraping" - la raccolta automatica di informazioni dal web - di OpenAI e Microsoft, che allenano le loro intelligenze artificiali proprio sui testi che recuperano dalla rete. Ma qual è l’obiettivo della nuova intelligenza artificiale firmata Elon Musk? Ebbene, lo stesso miliardario ha affermato di voler sviluppare un assistente in grado di “capire l’universo”. Un’ambizione non da poco.