MediaTech
Il settore dei media? Una calamita per i giovani di oggi
Tra i settori su cui i giovani preferiscono puntare, i media spiccano con il 64%. Seguono industria aeronautica (63%) e automobilistica (62%)
I media sono il settore più attrattivo per i giovani (65%)
Da qui al 2027 nei vari settori in Italia il fabbisogno di lavoratori stimato è di circa 4 milioni di unità, soprattutto per quanto riguarda commercio e turismo (757.000 unità), servizi pubblici e privati (567.000 unità), salute (477.000), formazione e cultura (436.000) e finanza e consulenza (430.000).
Tuttavia i giovani preferiscono settori più attrattivi come: media (64%), industria aeronautica (63%), industria automobilistica (62%), servizi postali e attività di corrieri (60%), beni di largo consumo (58%), accessori e componenti auto (57%), comparto elettronico (57%), e-commerce (57%), servizi informatici/web (57%) e settore farmaceutico (56%).
Lo certifica una ricerca realizzata da Euromedia Research presentata dalla sondaggista Alessandra Ghisleri all'ultimo appuntamento di Evolution forum business school, il percorso di formazione e coaching di Gianluca Spadoni che ha avuto in passato docenti del calibro di Brunello Cucinelli, Giampaolo Dallara, Andrea Pontremoli, Umberto Galimberti, Enrico Grassi e Ferdinando De Giorgi.
Ma come andrebbero distribuite queste quasi 4 milioni di persone nel mondo del lavoro? Secondo i dati rielaborati da Euromedia il settore che richiede più personale in assoluto è il terziario (75,9% e necessita quasi 3 milioni di persone). Nettamente distaccato il settore secondario dell'industria che attualmente richiede circa 800.000 individui lavoratori (21,2%) e ancora più indietro il settore primario che avvicinerebbe soltanto 100.00 persone (2,9%).