Editoria, sfuma il monopolio per Angelucci: "la Verità" al menoniano Vecchioni

Il ras dell’agroalimentare vicino al mondo FdI acquista il 25% della “Sei” di Belpietro. Meloni gradisce

di Redazione Mediatech
Federico Vecchioni, Ceo Bonifiche Ferraresi
MediaTech

Niente monopolio dell'editoria di destra per Angelucci, sulla Verità entra Vecchioni

"C’è un nuovo volto nell’editoria della destra italiana che in modo felpato, come da stile della casa, è entrato nella partita giusto in tempo per evitare il monopolio targato Antonio Angelucci, editore di Libero e da poco anche del Giornale dei Berlusconi". Inizia così il racconto che fa Repubblica di quel volto nuovo, che è quello di Federico Vecchioni.

LEGGI ANCHE: Promozione, da Libero a Il Giornale: Angelucci punta su Gruppo Editoria Italia

Secondo Repubblica, Vecchioni "nei salotti degli imprenditori dell’agroalimentare e della finanza è molto noto, perché guida una holding da 1,1 miliardi di euro. Vecchioni ha deciso d’investire nella Società editrice italiana (Sei) di Maurizio Belpietro che pubblica tra le altre testate La Verità e Panorama: salvando la Sei da acque agitate e soprattutto dal mare aperto, dove era pronto a intervenire in “soccorso” proprio Angelucci, che coltiva il sogno di diventare editore unico del centrodestra".

Angelucci viene descritto da Repubblica "una sorta di Re Sole del populismo spinto che piace molto a Matteo Salvini (Angelucci è anche un deputato della Lega), molto meno a Giorgia Meloni", che "non a caso dicono che abbia gradito molto la scelta di Vecchioni, sperando adesso in una linea editoriale del gruppo di Belpietro più vicina ai temi cari a FdI". 

Tags:
angeluccieditoriaverità