Festival di Sanremo, l'attacco di Zucchero ad Amadeus: "Non mi vuole"

L'artista: "Sarà il Festival degli Influencer... e io sono contro gli influencer, dunque a me mi lasciano a casa e non ci pensano neanche a chiamarmi"

Zucchero Sugar Fornaciari (Lapresse)
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Sanremo 2023, Zucchero contro Amadeus: "Sarà il festival degli influencer, io sono contro e mi lasciano a casa"

"Al Festival di Sanremo come ospite d'onore? Ma se non mi vogliono più neanche in gara...". Risponde così Zucchero, a Reggio Emilia per la presentazione del suo concerto che il 9 giugno inaugurerà la nuova struttura della Rcf Arena a Campovolo. Per Zucchero, "sarà il Festival degli Influencer... e io sono contro gli influencer, dunque a me mi lasciano a casa e non ci pensano neanche a chiamarmi", una bella staffilata al direttore artistico Amadeus.

Governo, Zucchero: "Meloni? Siamo messi male, ma oramai le abbiamo provate tutte..."

"Il governo Meloni e la destra al potere mi fanno paura? Le abbiamo provate tutte, proviamo anche questa... anche se non so se e quanto durerà". E' il giudizio politico che esprime Zucchero, a Reggio Emilia per la presentazione del suo concerto che il 9 giugno inaugurerà la nuova struttura della Rcf Arena a Campovolo. "Certo che hanno già dato un segnalino strano sui rave... ho pensato 'non è che ora non si fanno più le feste dell'Unità? - dice sorridendo - Poi ho pensato: ma sì, andiamo avanti, basta che non rompano i c..." e completa la frase sempre con un bonario sorriso.

"Politicamente - prosegue Zucchero - si dovrebbe avere un politico di cui sei sicuro al 100% , che sia sano, corretto, devoto al suo compito: lì ho sempre un po' diffidato... specie sotto le elezioni. Ho sempre detto di no, anche se ho le mie idee che non sono poi neanche tanto segrete... Certo che ultimamente siamo messi male...". Quanto a lui, "molti pensano che sia burbero e spigoloso e lo sono; non sono tanto diplomatico, però mi salva e mi frena la mia parte fanciullesca, se no sarei un rivoluzionario".

Zucchero risponde anche su 'Bella Ciao': "Ognuno fa quel che si sente di fare, non si possono accontentare tutti, io forse sono uno che divide anziché mettere insieme. Tutti dobbiamo essere buoni? Ho visto redenzioni patetiche... - confessa il cantautore emiliano, che il 10 replicherà il concerto a Campovolo - Non sono mai stato troppo buonista o politically correct. Io 'Bella Ciao' l'ho cantata e la ricanterei, senza problemi. Mia nonna mi parlava dei partigiani e 'Diamante' racconta la fine della guerra, per me non è un brano divisivo. Ho composto Partigiano Reggiano e c'era chi voleva abbattere una casa dove erano riportate due strofe del brano, perché dicevano che disturbava gli autisti! Ma 'Bella Ciao' bisogna saperla cantare con lo spirito giusto".

(dell'inviato Enzo Bonaiuto- Adnkronos)

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