Fiorello: "Cattelan al posto di Fazio. L'amore alla mia età? Si fa, si fa"
Fiorello nel corso di un'intervista "a ruota libera", come è nel suo stile, racconta l'amore incondizionato per la moglie Susanna e tutti i suoi affetti
Fiorello si confessa senza filtri: "Per il dopo Fazio? Ci vedo bene Cattelan"
Rosario Fiorello non ha problemi a “sbottonarsi”. Lo fa da sempre, con la sua riconoscibile verve e in ogni puntanto dello storico morning show di culto Viva Rai2, che ha raggiunto in questa ultima stagione uno share del 20% e circa 200 mila utenti giornalieri sulla piattaforma Raiplay.
Questa volta il noto show man ha deciso di affidare a un’intervista con Vanity Fair il racconto della sua vita privata di figlio, marito e padre innamorato. C’è la madre Sarina, che ha 88 anni e va a trovare ogni pomeriggio, le figlie Olivia e Angelica e poi la moglie Susanna, con la quale festeggerà il prossimo 14 giugno 20 anni di matrimonio. Ecco l’intervista al magazine in cui il conduttore svela come conciliare tutti questi ruoli e rimanenre “sulla cresta dell’onda” anche sul piano professionale.
Fiorello sulla Rai del domani
Avete anche lanciato Cattelan per il dopo Fazio.
«Abbiamo subodorato qualcosa… Ed eravamo entusiasti».
Che cosa ne pensa?
«Se devono, o dovessero mettere qualcuno lì, secondo me Alessandro Cattelan sarebbe giusto, perfetto, perché sa fare le interviste; l'impianto è simile a quello di Fazio, un po’ più moderno. Ci sta».
Fiorello e le sue donne: madre, moglie e figlie
Sua madre La segue?
«Quando si sveglia, se non riesce si dispera. Allora sa che faccio? Ogni giorno vado da lei nel primo pomeriggio e le chiedo: “mamma hai visto la puntata?”. Se non lo ha fatto, per lei vederla su RaiPlay non è così facile, ha 88 anni e come tutte le persone di quell’età è un po’ in difficoltà con la tecnologia. Quindi faccio così, apro l’app, le piazzo la puntata, e prima di andarmene schiaccio “play”, poi lei ha imparato a tornare da RaiPlay sulla televisione normale».
E sua figlia Angelica?
«Mia figlia Angelica, che non si è mai interessata al mio lavoro, adesso si è unita al coro di quelli che mi chiede di continuare. Io ogni tanto le chiedevo: ma i tuoi compagni mi guardano? E lei sempre: sì pa’, si divertono tanto…».
Sua figlia ha sofferto della pandemia?
«Assolutamente sì. Chi ha 16 anni oggi, quando ne aveva 13 era chiuso in casa, per due anni ha saltato compleanni, fidanzatini, cinema, discoteche. Quindi se oggi hanno qualche difficoltà in più, lo si deve anche a questo».
Riesce a essere presente con sua figlia, nonostante il lavoro?
«Mi sono organizzato perché il mio sia un lavoro normale. Cerco di stare a Roma, in modo da non allontanarmi, e ho degli orari tipo ufficio. All’una vado a casa a pranzare, lei va al liceo (classico, ndr) e arriva. Poi torno al lavoro, ma poi si cena insieme. Cerco di dare l’idea di normalità e non di straordinarietà, vado ovunque senza pormi il problema che mi riconoscano».
Ha anche un’altra figlia, che ha trent’anni ormai, Olivia. Celebre la sua frase: non sono il padre naturale ma sono il padre frizzante. Al di là delle battute che rapporto avete adesso?
«Ormai è quello tra persone adulte, ha la sua vita a Milano, il suo lavoro, è bello vedere che si è realizzata, che torna quando gli pare, e non c’è l’ansia, la paura, di quando sono più piccoli. Adesso le chiedo “quando ti sposi?”, o “e un nipote?”, quei discorsi là».
Fiorello e la moglie Angelica, un amore lungo 20 anni
Il 14 giugno fa vent’anni di matrimonio con Susanna. Il vostro segreto è stare sempre insieme, ha detto.
«Lavora con me, siamo insieme dalla mattina alla sera, e se non siamo vicini stiamo in videochiamata».
Al di là del lavoro, qual è la cosa più romantica che ha fatto per Susanna?
Interviene Biggio: «Posso spoilerare? La cosa più romantica io la vedo tutti i giorni: non c’è un giorno che passa che lui non si faccia una foto in cui manda un bacino e gliela manda. Tutti i giorni! E sapete una cosa? L’ho copiato, l’ho fatto anche io con la mia, e funziona!». Risate. «Anche Casciari lo fa, ma non sa a chi mandarlo».
Piccoli gesti, insomma.
«La cosa eclatante vuol dire che te la prepari, che la organizzi e poi la fai, invece contano le cose di tutti i giorni. Ad esempio adesso sto facendo le punture di cortisone a mia moglie. Fatte con amore. Io mi metto lì, e poi zacchete! “Hai sentito niente?”, e lei che risponde: “No, ma quanto sei bravo a fare le punture!”. Ha avuto un’ernia dolorosissima».
Come va la passione?
«Intende quello che sto pensando io? Si fa, si fa l’amore, ci amiamo. Certo non è che lo fai con la frequenza di un tempo. E sa perché? Perché non c’è tempo, e ci sono i figli in giro, e i gatti…».