Gedi torna in utile dopo 7 anni. Il digitale salva i conti color rosso sangue della creatura degli Elkann

Il gruppo editoriale torinese punta sul digitale e nel 2022 riemerge nei conti registrando dopo sette anni un utile positivo

di Redazione Mediatech
John Elkann
MediaTech

Gedi torna in utile dopo sette anni (+2 mln). La digitalizzazione salva la creatura editoriale degli Elkann

Gedi torna in utile dopo sette anni. Il gruppo editoriale controllato da Exor e proprietà della famiglia Elkann chiude in positivo il 2022 registrando 2 milioni di euro di utile. Un risultato non proprio all’altezza dei ricavi (490 milioni), ma che segna il definitivo ritorno in pista di Gedi dopo la perdita di oltre 50 milioni di euro nel bilancio del 2021. L’ultimo anno in utile della società era stato il 2016.

Ma il gruppo a capo di colossi come Repubblica e La Stampa non è il solo ad essere tornato in positivo. Infatti, nel 2022 anche il Gruppo 24 Ore, editore del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, è tornato in utile di circa 500 mila euro dopo ben 14 anni di conti in rosso. Il motivo di questa inversione di tendenza non è da affibbiare alla fortuna o alla magia, bensì alla digitalizzazione. Negli ultimi tempi, infatti, le grandi case editrici hanno capito di dover puntare sui contenuti online, nettamente più conformi alla contemporaneità rispetto alla carta stampata.

Tornando a Gedi, il risultato positivo chiude un anno intenso per la società editrice, che sta puntando proprio sul digitale: a fronte delle cessioni de L’Espresso e la Nuova Sardegna, l’anno scorso il gruppo ha infatti acquisito una partecipazione in Stardust, lanciato la piattaforma OnePodcast e sviluppato i content hub Il Gusto, Green&Blue, Italian Tech, Salute, Moda&Beauty.

“L’utile netto del 2022”, viene specificato in una nota, “ha beneficiato delle plusvalenze derivanti dalla cessione del complesso aziendale de La Nuova Sardegna e delle testate de L’Espresso per un totale di 10 milioni di euro, oltre a una serie di costi di ristrutturazione del personale e di altri costi e spese non ricorrenti. Il risultato netto rettificato è stato pari a -1 milione di euro nel 2022”.

Nel 2022 il gruppo che edita i quotidiani Repubblica, La Stampa, diversi giornali locali e tre radio (Radio Deejay, Radio Capital e M2O) ha registrato, come anticipato prima, ricavi pari a 490 milioni di euro, in calo di circa il 6% rispetto all’anno precedente.

I ricavi circolanti dai prodotti tradizionali e dagli abbonamenti digitali sono stati pari a 202 milioni di euro (in calo di circa il 5% in termini comparativi), mentre i ricavi pubblicitari si sono attestati a 255 milioni di euro (in calo di circa il 2%). Nel 2022 è proseguito il trend positivo degli abbonamenti digitali, cresciuti del 26% rispetto all’anno precedente, grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate.

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