La Russa, il sostegno di Vespa. Su Rai 1 l'attacco a Rai 3, Report e Ranucci
Il presidente del Senato ospite di "Cinque minuti". Le opposizioni chiedono che sul caso del padre riferisca in aula
Caso La Russa, le opposizioni all'attacco. Ma può decidere solo lui se riferire in Senato
Non si placano le polemiche sul caso La Russa, la trasmissione Report di Rai 3 ha lanciato accuse verso il padre del presidente del Senato, attribuendogli legami con la criminalità organizzata. Il servizio ha mandato su tutte le furie la seconda carica dello Stato che attraverso il suo portavoce ha minacciato di querelare il programma di Ranucci. Ma ad andare in soccorso a La Russa - si legge su Il Fatto Quotidiano - ci ha pensato Bruno Vespa. Ieri sera "Cinque minuti" ha avuto ospite il presidente del Senato, che ha colto l’occasione per attaccare il programma di Rai3 per l’inchiesta su di lui e la sua famiglia andata in onda domenica sera. Con il cortocircuito di un programma Rai in cui si attacca un altro programma Rai. Le parole del presidente del Senato fanno intendere la volontà di procedere per vie legali contro il programma di Sigfrido Ranucci.
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Ieri però La Russa - prosegue Il Fatto - ha rivisto la puntata con i suoi avvocati e si è preso ancora qualche ora, anche perché i singoli familiari devono valutare se e come procedere autonomamente, visto che l’inchiesta ha riguardato anche Vincenzo e Romano La Russa. intanto la questione della minaccia preventiva di querela scuote il mondo politico. "La Russa non aveva ancora visto la puntata. Questa si chiama intimidazione. È il tentativo di mettere a tacere un'inchiesta giornalistica con grave danno alla libertà d'informazione", afferma Sandro Ruotolo, responsabile comunicazione del Pd. "Nemmeno negli anni più bui del berlusconismo si era arrivati a un tale livello di arroganza…", sostiene Riccardo Ricciardi, deputato membro della Vigilanza. "Invece di minacciare querele dovrebbe spiegare nel merito le singole questioni sollevate da Report. E dovrebbe farlo nell’aula del Senato", aggiunge Angelo Bonelli di Verdi-Sinistra. Ma può deciderlo solo lui, il presidente del Senato può riferire in aula solo di sua spontanea volontà.