Meta-Siae: via i brani da IG-FB. Ecco le canzoni scomparse

Nella piattaforme di Meta non si potranno più corredare post, reel e storie con brani tutelati da Siae

Mark Zuckerberg
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Meta, sfuma l'accordo con la Siae. Niente musica sui social di Mark Zuckerberg

Salta l'accordo tra Siae e Meta. Ora che cosa succede? In sostanza non si potranno più corredare post, reel e storie con brani tutelati da Siae. Quindi la musica tutelata dalla Società non potrà più essere utilizzata nei contenuti dei social del gruppo di Mark Zuckerberg. In una nota di Meta si legge: "Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. La tutela dei diritti d'autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all'interno della nostra libreria musicale". 

Non è scomparsa solo la musica italiana, ma anche quella straniera. "Non c'è più la musica di Mahmood, niente Beatles né Rolling Stones, però ci sono diversi brani dell'ultimo Sanremo: ad esempio Splash di Colapesce e Dimartino, Due Vite di Mengoni, Supereroi di Mr. Rain e pure i Depeche Mode con Ghosts Again. Questo alle 19,40 di ieri, perché la situazione è in costante cambiamento, e anche il motore di ricerca interno di Instagram evidentemente fa fatica a tenere traccia degli aggiornamenti del database delle canzoni disponibili. D'altra parte Meta aveva previsto almeno 48 ore di tempo perché la pulizia fosse completa", Spiega La Stampa..

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Meta, la Siae risponde per il mancato accordo

La Siae in una nota spiega: "La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell'effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti''.

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Continua la Siae: ''Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dall'1 gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell'industria creativa italiana.

 

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