Orsini: "Italia resti neutrale se Putin attacca la Nato". Sei d'accordo? VOTA
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Cartabianca, Orsini: "Se la Russia attacca un paese membro della Nato, l'Italia dovrebbe rimanere neutrale e uscire dall'Alleanza"
Orsini colpisce ancora. Il professore della Luiss, ieri, martedì 26 aprile, è tornato sotto i riflettori per una nuova e forte presa di posizione. A Cartabianca, su Rai3, Alessandro Orsini ha dichiarato che secondo lui “l'Italia dovrebbe rimanere neutrale se la Russia dovesse colpire un paese della Nato”. Non solo, dovrebbe anche “uscire dall’Alleanza”.
SONDAGGIO
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Infatti, tra i passaggi più importanti del l'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (Nato) vi è l’articolo 5, che in sintesi recita: “Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale”.
Il generale Leonardo Tricarico: "Neutralità se Putin attacca la Nato? Assolutamente no"
Dunque, seguendo le indicazioni del professor Orsini, l’Italia andrebbe a stracciare quella parte di accordo che prevede, appunto, di intervenire, anche militarmente, nel caso una nazione alleata venisse attaccata. E, dunque, si andrebbe a infrangere una tra le parti più importanti del Trattato dell’Atlantico del Nord.
Secondo il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, Alessandro Orsini non sarebbe dalla parte della ragione. E commenta all’Adnkronos: "Neutralità? Dissento senza riserve. Prima di tutto”, continua il generale Tricarico, “il nostro paese dovrebbe fare di tutto, e non mi risulta che lo stia facendo, affinché il conflitto possa cessare. Quando dico fare di tutto significa concertare con altri paesi europei, in particolare Francia e Germania, una posizione comune nei confronti della schiera di paesi guerrafondai, con in testa gli Stati Uniti affinché la smettano, affinché promuovano una tregua e i negoziati, pena una turbativa nei rapporti con gli Usa”.
"E se dovesse scattare l'art. 5 del trattato atlantico in base al quale si attiverà la solidarietà atlantica, allora si potrà discutere in aderenza ai concetti fondanti della Nato, che prevedono in tutto la volontarietà, e a quel punto l'Italia potrà dire se vorrà essere solidale o rimanere alla finestra”, conclude Tricarico.
Nato, Moni Ovadia: "Orsini ha ragione, bisogna spezzare quel meccanismo perverso"
Ma non tutti sono contrari a ciò che ha detto il prof della LUISS. “Sono completamente d'accordo con Orsini, è ora di capire che bisogna spezzare quel circuito perverso chiamato “Nato”. Putin sta conducendo una guerra criminale, su questo non c'è dubbio, ma l'Italia dovrebbe, secondo la sua Costituzione, dichiararsi neutrale anche se dovesse essere colpito un paese della Nato”.
A dichiararlo sempre all'Adnkronos è l’attore Moni Ovadia, che continua: “La carta Costituzionale ci definisce per quello che siamo, se noi la spezziamo diventiamo un'altra cosa. L'Italia è entrata in questa alleanza militare in tempi totalmente diversi e oggi la sua permanenza nella Nato non è assolutamente necessaria. La nostra Costituzione è una delle migliori del mondo. Noi dobbiamo guardare a due cose: alla Costituzione Repubblicana e alla Carta dei Diritti dell'uomo”.