Premi à gogo e onnipresenza nei talk, Agnese Pini sfida le leggi della fisica
Come fa la direttrice a vincere carrellate di premi e a essere sempre onnipresente nei talk show? Ecco la "Scienza" che sfida le leggi della fisica
L'onnipresenza nei talk show della super direttora di Qn Agnese Pini sfida anche le leggi della fisica
In uno dei più bei vangeli apocrifi in lingua copta, quello dell’apostolo Didimo Tommaso, si legge: “Solleva una pietra ed io ci sarò, spezza un legno e mi troverai”. Ebbene, unendo impropriamente il sacro e il profano, è quello che accade con la giornalista Agnese Pini, superdirettora de La Nazione di Firenze, ma anche del Resto del Carlino di Bologna e de Il Giorno di Milano. A lei spetta anche la supervisione generale e della integrazione dei tre quotidiani del gruppo Monrif, che fa capo alla famiglia Monti Riffesser.
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Inizia a collaborare con la Nazione, nell’edizione di Carrara, dove è nata, poi si sposta a Siena ed infine giunge a Firenze. Nel 2019 il colpaccio: giunge a dirigere la Nazione ed è la prima donna nella storia del quotidiano toscano. Poi la nomina alla gestione della Triplice dal 2022, dopo aver fatto fuori il precedente direttore Michele Brambilla che “non l’aveva vista arrivare”. Da quel momento la troviamo in tutti i talk show di peso che gira in maniera sistematica. E cioè la si può facilmente monitorare mentre se li fa tutti con maniacale precisione.
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Se si accende il televisore la sera, l’equivalente “legno catodico” moderno, ella è lì. Se si cambia un canale il suo volto ricompare, se facendo zapping ci si sposta in lande oscure e remote del Regno delle Frequenze, lei ricompare incessantemente. Faccino angelico, capello biondo, occhio chiaro, parla in continuazione su tutto. Sembra un angioletto ma non ce ne si può liberare facilmente, torna sempre indietro per quanti sforzi faccia il telespettatore.
Ma la Pini è una macchina mediatica perché non si limita alla direzione di tre quotidiani. Ad esempio nel 2012 è risultata vincitrice del premio “Comunicatrice toscana dell’anno”. Ogni volta che è presentata ufficialmente è preceduta dalla dizione “prima donna in 160 anni a dirigere lo storico quotidiano”, riferendosi ovviamente a La Nazione. Una sorta di etichetta ecologica per il tartufo mentolato ben conservato.
Ha una capacità di essere premiata che ha dell’inverosimile. Poche ore fa le Agenzie hanno vergato: “Agnese Pini, direttrice di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno è la vincitrice della XIII edizione del Premio Giornalistico Cinque Terre. Il riconoscimento le verrà consegnato l'8 luglio all'Agriturismo Buranco del già senatore Luigi Grillo.
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"È la prima volta che viene premiata una donna, un fatto molto positivo, dicono gli organizzatori, tra cui la Camera di commercio delle Riviere della Liguria.” Primadonnista doc, è irrefrenabile e compulsiva nell’accumulare talk e premi. Per capire come sia possibile questo iperpresenzialismo si dice che la prestigiosa rivista Nature abbia assoldato due fisici, Carlo Rovelli e Carlo Rubbia per studiare lo strano fenomeno che probabilmente, si sussurra, ha a che fare con i misteri della gravità quantistica.
In pratica i due esimi studiosi hanno raggiunto una conclusione: se la Pini si trova in un raggio di tre chilometri da un comitato organizzatore di premi viene inevitabilmente premiata, in maniera automatica. Segue un teorema o lemma: se la Pini si trova all’interno di un cerchio di raggio 5 km viene inevitabilmente invitata ad un talk show.
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Il Terzo lemma o “Teorema della Pini” afferma invece che: “Nel periodo estivo il raggio dei cerchi si amplia a 50 chilometri”. “Cioè” - spiega Rovelli - “se la Pini in estate si trova comunque in Italia, grazie ad una copertura topologica progressiva del tessuto del cronotopo, viene invitata e/o premiata. In verità i telespettatori se ne erano accorti da tempo ma avere la conferma della Scienza, quella con la “S” maiuscola, ci conforta e soprattutto svela uno dei più grandi misteri mediatici dell’universo: l’ominiessenza della Pini.