Quotidiani, il Messaggero perde copie: calano le vendite, traballa Caltagirone

I dati dei principali quotidiani generalisti nazionali rilevati da Ads nel mese di giugno

di Sandro Mantovani
MediaTech

Il Messaggero, calano le vendite del quotidiano romano

Un giugno positivo per i principali quotidiani generalisti. Il primo della classe, in termini di diffusione, si conferma il Corriere della Sera che registra ben 250.074 copie vendute contro le 246.278 del mese precedente e crescendo così dell’1,5%.

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A seguire, La Repubblica, il colosso di casa Gedi, porta a casa 156.759 copie vendute contro le precedenti 151.309 (+3,6%). Restando tra i giornali della famiglia Elkann, cresce di poco anche La Stampa che vende a giugno ben 87.570 copie crescendo dello 0,4%.

Successivamente troviamo il Sole 24 Ore il quale, però, lascia sul campo diverse migliaia di copie. Il quotidiano diretto da Fabio Tamburini registra infatti 123.280 copie vendute contro le precedenti 130.963 perdendo così il 5,8%.

In calo anche il Messaggero che, a giugno, segna 64.177 copie vendute contro le 66.122 del mese precedente (-2,9%). A seguire si piazza poi il FattoQuotidiano diretto da Marco Travaglio che, questo mese, vende ben 52.086 copie in aumento del 5,6%.

Passando ai giornali della famiglia Angelucci, il neo-acquistato Giornale porta a casa 31.065 copie in aumento del 7,3% rispetto a maggio quando ne registrò “solo” 28.933. Libero, invece, passa da 24.684 copie vendute a 22.709 con un incremento dell’8,7% delle vendite.

Infine, La Verità, diretta e fondata da Maurizio Belpietro, cresce dell’1,4% rispetto a maggio vendendo 32.444 copie contro le 31.988 del mese precedente.

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