Rai, Alessandra De Stefano: "Non ho reintegrato Varriale e l'ho pagata cara"
La ex direttrice dello Sport: "Mi sono dimessa dopo 18 mesi, stavo per finire in un burrone, se provi a cambiare le cose ti fanno la guerra"
Rai, Alessandra De Stefano: "Da donna non me la sentivo..."
Alessandra De Stefano è uscita sbattendo la porta. La prima direttrice della Rai si è dimessa dopo solo 18 mesi dalla guida dello Sport nella tv pubblica e adesso è diventata la corrispondente da Parigi. "Credo - si sfoga De Stefano a Repubblica - di essere la prima. Un motivo su tutti: la difficoltà ad accettare che qualcosa non si possa cambiare. In Rai se provi a fare una scelta diversa diventi subito un nemico. A me tentare piace, credo che ogni tanto non sia male percorrere un’altra strada. Può essere sbagliato o giusto, ma è un tentativo. Il problema è che ci sono colleghi che ancora ti dicono: ho fatto uno share. No, non l’hai fatto tu l’ascolto, ma l’evento a cui hai partecipato. E se provi a cambiare un volto c’è chi si sente esiliato, tutti si ritengono fondamentali, la parola ricambio non esiste e stavo per finire in un burrone".
"Anche il caso Enrico Varriale ha contato. Da donna non me la sentivo di reintegrarlo. Preciso: c’è un processo in corso per stalking e lesioni personali, una presunzione di innocenza per le accuse e una signora che è finita in ospedale. Varriale è stato sospeso, ma non dallo stipendio e dai benefit. Lui voleva tornare a condurre e si è rivolto a un giudice del lavoro, è una questione delicata, io per la mia posizione avrei dovuto rispondere del danno erariale. Sarei diventata la direttrice donna che lo rimetteva in video, in attesa della sentenza del tribunale. Non era solo una mia sensazione personale, c’era disagio anche in azienda e tra chi avrebbe dovuto lavorare con lui".