Fuortes: "Ho fatto bene a mandare via Orfeo". E rilancia Rai2 con la D'Amico

Il numero uno di viale Mazzini ha spiegato le motivazioni del "defenestramento" del direttore dell'Approndimento Mario Orfeo

di Lorenzo Goj
MediaTech

Rai, Fuortes chiarisce il caso Orfeo in Vigilanza: "L'unico a ritardare nella consegna dei documenti per il palinsesto"

Emergono nuovi dettagli a viale Mazzini. Dopo il caos generato dalla decisione dell’Ad della Rai Carlo Fuortes di togliere a Mario Orfeo la direzione del genere Approfondimento, arriva la motivazione ufficiale. “Negli scorsi mesi ho registrato una serie di criticità”, ha esordito Fuortes.

“Queste da ultimo sono sfociate nel mancato invio della documentazione indispensabile per la presentazione della programmazione del genere Approfondimento nei tempi previsti. La mancanza della documentazione in questione ha causato l'annullamento della presentazione al Cda dell'intero palinsesto autunno-inverno”. Queste le spiegazioni del numero uno di viale Mazzini alla Vigilanza che lo aveva convocato subito dopo l’annuncio del defenestramento di Orfeo.

"Come dovuto, tutti gli altri direttori di genere avevano da tempo inviato la documentazione necessaria”, ha sottolineato ancora Fuortes. “Ritengo indispensabile, a maggior ragione in una fase così importante di trasformazione dell'azienda, che vi sia la massima condivisione e collaborazione tra coloro che ricoprono ruoli apicali nelle direzioni impegnate”. “Successivamente”, ha concluso, “considerando valore professionale del dottor Orfeo, gli ho proposto la direzione del Tg3 che ha avuto l'approvazione della larga maggiorazione del Cda". La motivazione ufficiale, dunque, è il ritardo del direttore nel consegnare il palinsesto entro la data designata, ovvero il 25 maggio.

"La centralità dell'approfondimento, anche in un processo di trasformazione come quello che l'azienda sta vivendo, è un problema cruciale ed è il motivo per cui ho deciso di fare questo cambiamento. Non avere il palinsesto voleva dire non avere chiarezza su un aspetto indispensabile".

"Orfeo è stato un grande direttore di tg, ma è un lavoro profondamente diverso dal direttore di un genere”, ha aggiunto l’Ad. “Ho agito in modo veloce e credo che di aver fatto la cosa giusta. Voi pensate che sia onnipotente e possa fare qualsiasi cosa in azienda, ma così non è, per legge. La responsabilità civile e penale delle trasmissioni non è dell'amministratore delegato ma è del conduttore. L'Ad non è, per fortuna, onnipotente, quello che può fare è nominare o rimuovere le deleghe ai dirigenti. La vostra preoccupazione di non avere chiarezza è la mia, e questo non venti giorni prima della presentazione ma lo stesso giorno: il mercoledì, quando ho informato Orfeo di non poter continuare, non avevo ancora ricevuto il programma”.

“Non so dove leggete di programmi che entrano e escono”, continua il numero uno di viale Mazzini, “ma non c'è stata alcuna presentazione del palinsesto. Non mi è mai successo di rimandare un Cda, ho dovuto farlo perché non avevo informazioni su un argomento cruciale. Era un atto dovuto, è ovvio che sarebbe stato meglio non farlo. L'azienda però va tranquillamente avanti, non c'è nessun problema. L'idea che il direttore sia il centro dell'attività in Rai è sbagliato. I programmi sono fatti da direttori, autori. Ci sono cambiamenti molto forti, Rai2 sta cambiando, tra alcuni mesi vedrete una tv assolutamente nuova".

Rai: Di Bella a cda, Annunziata in Ucraina, arriva D'Amico

Ilaria D’Amico sbarca su Rai2. La conduttrice, ex volto di Sky Sport, a settembre sarà al timone di un nuovo talk del giovedì sera della seconda rete. L’ok definitivo è arrivato oggi da Antonio Di Bella, neo direttore dell’Approfondimento, durante il CdA.

Sarà, dunque, uno dei volti della nuova Rai2, con una trasmissione realizzata dall’ex iena Alessandro Sortino, già autore di Exit, il programma che Lady Buffon ha condotto su La7 dal 2007 al 2011, di Nemo e Popolo Sovrano (di cui era anche conduttore), i talk che fino a qualche anno fa hanno tentato di farsi strada nei giovedì sera di Rai2.

Ora ci (ri)proverà Ilaria D’Amico con un programma che Di Bella ha annunciato essere – riferisce Repubblica – “leggero, irriverente, emozionale, empatico, coinvolgente, divertente e adatto a una rete fondata sull’intrattenimento”. Non solo politica, dunque, ma attualità a 360 gradi, con attenzione al mondo dei giovani. Il format prevedrebbe l’esposizione di un argomento da parte dell’ospite di turno senza alcuna interruzione, cui seguirà il dibattito con gli esperti in materia.

Ma non è tutto. L'allungamento di una puntata fino alla fine di giugno del suo programma su Rai3 e la partenza di Lucia Annunziata per l'Ucraina, nel ruolo di una sorta di corrispondente per i programmi di approfondimento della Rai, dove rimarrà per l'estate: questa una delle principali novità illustrate - secondo quanto si apprende - dal nuovo direttore dell'Approfondimento Antonio Di Bella in una riunione informale con i consiglieri di Viale Mazzini. Inoltre, approderà anche “Le grandi storie di cronaca” di Giancarlo De Cataldo, in seconda serata su Rai1 dal 3 ottobre.

 

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