Sangiuliano: "La politica fuori dalla Rai? Più facile ci sia vita su Marte"

Il ministro della Cultura sul canone: "Giusto pagare ma il servizio pubblico deve essere plurale. In viale Mazzini circolano ancora tanti piccoli Stalin..."

 Gennaro Sangiuliano
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Rai, Sangiuliano: "Il canone va pagato ma serve pluralismo"

Gennaro Sangiuliano va da Fabio Fazio e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il ministro della Cultura, intervistato a Che tempo che fa su Rai Tre, parla di alcuni temi caldi relativi alla tv pubblica: dal canone, alla politica. Il conduttore comincia con una domanda trappola nei confronti dell'ex direttore del Tg2: "È contento del ruolo che ha o preferiva stare alla Rai?". «No no, adesso mi diverto di più al ministero – risponde Sangiuliano – sono sincero, sono molto più contento. Anche perché mi sento più libero". Fazio gli ricorda poi una dichiarazione di Maurizio Gasparri, secondo il quale bisognerebbe "destalinizzare la Rai". Sangiuliano, dipendente Rai in aspettativa, si dice d’accordo con il senatore forzista: "Qualche piccolo Stalin ancora circola, qualcuno che sta ancora con il colbacco".

Ed è a quel riferimento della libertà che Fazio coglie la palla al balzo: "Ma secondo lei c’è più possibilità di vita su Marte o dei partiti fuori dalla Rai?". Sangiuliano sorridendo non ha dubbi: «Più probabile la vita su Marte…». L’intervista prosegue con il tema degli ingressi gratuiti nei musei, su cui Sangiuliano si è sempre detto contrario: «Una cosa che vale va pagata…», ma cosa ne pensa del canone Rai quindi? Fazio citando una battaglia di Matteo Salvini che punta all’abolizione del canone Rai incalza il ministro, che prova a rispondere: "La Rai deve essere servizio pubblico sostenuto dal canone, ma è suo dovere essere plurale, rappresentare il pensiero di tutti i cittadini e io ne so qualcosa ho subito censure sulla mia pelle".

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