Snam, l'addio polemico di Marco Alverà: "Il futuro è per chi ha le competenze"
Ceo dell'azienda per 6 anni, Alverà lascia Snam con un messaggio di addio su LinkedIn in cui alcuni lettori sembrano aver trovato un sottile velo polemico
Snam, l'addio di Alverà su LinkedIn: l'ex Ad chiude i saluti con un velo polemico? Il post del top manager
Dopo 6 anni di onorato servizio, Alverà lascia la guida di Snam. Ieri, mercoledì 27 aprile, Marco Alverà, amministratore delegato della Società NAzionale Metanodotti, tra le più importanti realtà nostrane del settore delle infrastrutture energetiche, si è alzato dalla poltrona di CEO lasciando spazio al nuovo numero uno Stefano Venier.
Dopo aver salutato, ringraziato e soprattutto elogiato la “sua” ex azienda durante l’assemblea che ha deciso il nuovo Cda, il top manager ha voluto dare l’ultimo, vero, saluto su LinkedIn, il social network “dedicato” al mondo del lavoro. Anche sul social, ma questa volta in forma scritta, Alverà si lascia andare con uno tsunami di elogi e ringraziamenti. Ma c’è un “P.s.” alla fine della “lettera” che lascia spazio a ipotesi di un addio sì sereno, ma forse un po’ polemico.
“È il mio ultimo giorno da CEO di Snam”, esordisce Alverà, “un’azienda bellissima in cui ho trascorso sei anni straordinari. Grazie al lavoro di tutta la #squadra, abbiamo fatto molto per farla crescere e renderla protagonista del settore energetico. Penso agli sforzi fatti per completare il TAP, alle nuove iniziative nella #transizione energetica, alla indispensabile attività quotidiana sul territorio e negli impianti. E poi alla passione e competenza che abbiamo messo a servizio delle istituzioni per contribuire al dibattito pubblico sul futuro dell’energia, al nostro impegno per rendere Snam un leader degli #ESG e un’azienda attraente nella quale lavorare”.
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Snam, Alverà su LinkedIn: un addio con sfumatura polemica?
“Gli ultimi due anni di pandemia e la recente situazione geopolitica”, continua il dirigente uscente, “hanno evidenziato la centralità di Snam e del nostro lavoro nell’interesse di tutti gli stakeholder e dei territori nei quali operiamo. Oggi l’azienda è ben posizionata per poter ulteriormente contribuire alla #sicurezza degli approvvigionamenti e alla transizione energetica, con l’obiettivo di proseguire il proprio percorso di crescita. Ringrazio gli organi sociali, i colleghi e tutti gli stakeholder che in questi sei anni hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda e auguro buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione. Un grosso in bocca al lupo (e un enorme grazie!) a tutti i colleghi di Snam, vi porterò sempre nel cuore”.
Ed eccoci qui all’anticipato e (forse) provocatorio post scrittum. Le ultime parole del “freschissimo” ex numero uno di Snam sembrerebbero avere una sfumatura polemica. “Il futuro non è solo di chi se lo sa immaginare ma anche di chi ha le competenze e le qualità per andarselo a costruire. #costruireilfuturo”. Una chiusura che potrebbe essere letta come un modo per dire che non è detto che chi verrà dopo di lui possa ottenere gli stessi risultati che, oggettivamente, hanno innalzato l’azienda nel panorama nazionale e internazionale. Ovviamente questa è solo un'ipotesi, né confermata né smentita, ma mai dire mai…
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