Twitter, Musk nel mirino della Consob Usa. Causa dei soci: guerra totale
Infuria la battaglia per il controllo del social network. Elon Musk accusato di manipolazione di mercato
Twitter: vendita a Musk sotto la lente della Sec da primi aprile. Ora rischia grosso
La Sec (Securities and Exchange Commission), l'ente federale statunitense di vigilanza dei mercati di borsa, ha rivelato di aver cominciato dai primi di aprile a esaminare l'acquisto delle quote di Twitter da parte di Elon Musk, anche per valutare se il cofondatore di Tesla e SpaceX ha divulgato correttamente la sua partecipazione e le sue intenzioni verso la social media company.
La Sec - come riporta il New York Times - ha contattato Musk il 4 aprile scorso, quando l'imprenditore era appena diventato il maggiore azionista di Twitter con una partecipazione del 9,2% nella società. Musk aveva depositato un documento in cui indicava che non intedendeva perseguire il controllo di Twitter. Dieci giorni più tardi, il miliardario ha offerto 54,20 dollari per azione per acquistare il social network a titolo definitivo. Twitter ha poi accettato la vendita per circa 44 miliardi di dollari con una transazione che dovrebbe concludersi nei prossimi mesi.
La normativa richiede agli azionisti che acquistano più del 5% delle azioni di una società di rivelare la loro proprietà entro 10 giorni dal raggiungimento di tale soglia. Musk ha dichiarato di aver raggiunto quella soglia il 14 marzo, ma non lo ha rivelato fino a 21 giorni dopo, il 4 aprile. La SEC vuole anche sapere perché Musk ha presentato un modulo "13G", destinato agli investitori passivi, piuttosto che un modulo "13D" destinato agli investitori attivi (cioè di quelli interessati a fare un'offerta pubblica di acquisto). La lettera della SEC è arrivata lo stesso giorno della divulgazione di Musk, ovvero poco prima che si offrisse di acquistare Twitter a titolo definitivo. Se la SEC scoprisse che Musk ha nuovamente violato la legge sulla divulgazione, potrebbe chiedere sanzioni più severe.