Zerocalcare, il boicottaggio a metà. Le sue opere al Lucca Comics in vendita
Il disegnatore anti-Israele non prenderà parte alla fiera ma ci guadagnerà comunque per quell'evento patrocinato dalla nemica Tel Aviv
Zerocalcare e il metodo "chiagne e fotti", non sarà alla Fiera ma...
Zerocalcare ha preso una posizione netta sul conflitto tra Israele e Palestina, per questo la decisione del governo di Netanyahu di patrocinare il Lucca Comics lo ha portato ad un passo indietro: non ci sarà a quell'evento in rispetto delle vittime di Gaza. Ma il disegnatore - si legge su Libero - non avrebbe boicottato in toto l'importante fiera di fumettistica. Scavando, scavando comunque si capisce che non é esattamente un grande sacrificio per lui starsene a casa mentre tantissima gente sarà a Lucca senza il dubbio di osannare Tel Aviv. Perché le sue opere saranno comunque in vendita: mancheranno solo gli autografi.
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Come si può chiamare questo tipo di atteggiamento - prosegue Libero - se non ipocrisia? Si becca Zerocalcare le accuse di viltà anche da altri partecipanti alla Fiera, come scrive Elena Mirulla su Facebook: "Così facendo ci mette tutti in una posizione molto scomoda, di imbarazzo e potenzialmente anche in pericolo e dovrebbe tutelarci perché ci sono anche arrivati messaggi di insulti e minacce a noi che vogliamo solo vendere fumetti". Intanto alla protesta di Zerocalcare si aggiunge anche la ragazza transgender Fumettibrutti e si accoda anche la Cgil, il sindacato ha deciso di disertare la rassegna stampa.