Area B, il centrodestra auspica un intervento del Governo contro Milano
Morelli: "Mi auguro il Governo prenda posizione contro scelte ideologiche di Sala che mettono in difficoltà le famiglie". Bolognini: "Non sarebbe ingerenza"
Area B, Morelli: "Il Governo prenda posizione"
Il centrodestra medita su un possibile intervento del Governo per mitigare alcuni degli aspetti più vincolanti dell'Area B di Milano. Così sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, a margine dell’evento Direzione Nord al Palazzo delle Stelline: “Mi auguro che il Governo da subito prenda una posizione riguardo a delle posizioni ideologiche che sono un danno per la nostra società, in questo caso parlo del provvedimento di Area B a Milano, e quindi per le fasce meno abbienti della nostra società. L’auspicio è che il nuovo Governo, con grande pragmatismo, raddrizzi una situazione causata da delle scelte ideologiche del sindaco Sala e della sinistra.”. “Stiamo parlando di auto seminuove, che sono state vendute fino al 2015, 2016 – ha sottolineato -. È un fatto impossibile proprio per la contingenza economica che le nostre famiglie e le nostre aziende stanno vivendo. E’ evidente che tutti quanti pensiamo ad avere un ambiente e un’aria migliore ma non ci possono rimettere le aziende e le famiglie che oggi sono in maggiore difficoltà”.
Bolognini: "Area B, intervento del Governo non sarebbe ingerenza ingiustificata"
Sulla stessa linea d'onda Stefano Bolognini, segretario provinciale della Lega: “Il sottosegretario Alessandro Morelli ha ragione: Area B è un tema molto serio e questa scelta fatta dal Comune mette in ginocchio parecchie famiglie e lavoratori milanesi e dei comuni della città metropolitana. Un provvedimento incomprensibile, soprattutto in questo particolare momento storico di ristrettezze economiche per molti. Una presa di posizione pragmatica da parte del Governo nei confronti di questa misura, ideologica prima ancora che ambientale, sarebbe del tutto legittima e sensata, anzi, io credo persino auspicabile. Altro che ingerenza ingiustificata”.