Avantage Reply e Reply Consulting, confronto sulla CSRD
Avantage Reply: "Traghettare aziende e istituti di credito verso un futuro sostenibile: questa la sfida che ci poniamo ogni giorno"
Avantage Reply e Reply Consulting, confronto sulla CSRD
Si è appena concluso il dibattito: "Il nuovo paradigma della CSRD e gli impatti sulla value chain", promosso da Avantage Reply e Reply Consulting per indagare le opportunità della Corporate Sustainability Reporting directive che entrerà in vigore a partire dal 2025 e che renderà obbligatorio per tutte le aziende la divulgazione di informazioni sulla sostenibilità nei loro rendiconti finanziari.
La nuova CSRD andrà ad aumentare l’affidabilità delle imprese nei confronti degli stakeholder
Le company Reply hanno coinvolto, in un confronto strutturato nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2023 a Milano, alcuni rappresentanti di istituzioni e operatori di mercato provenienti sia dal mondo bancario che del manufacturing per approfondire il nuovo paradigma basato sui concetti di value chain e di doppia materialità che la nuova CSRD andrà ad abilitare con l’obiettivo di aumentare l’affidabilità delle imprese nei confronti degli stakeholder: investitori, banche, clienti e consumatori.
Avantage Reply: "Traghettare aziende e istituti di credito verso un futuro sostenibile: questa la sfida che ci poniamo ogni giorno"
“Traghettare aziende e istituti di credito verso un futuro sostenibile: questa la sfida che, come Avantage Reply, ci poniamo ogni giorno e che ci ha motivato a portare ad uno stesso tavolo di discussione chi vivrà in maniera significativa gli impatti della nuova normativa europea”. Ha commentato Danilo Mercuri, Partner di Avantage Reply.
Reply Consulting: "Per comprendere come gestire la complessità e rafforzare la reputazione aziendale vanno individuati gli aspetti più delicati della transizione"
“Per comprendere come gestire la complessità e rafforzare la reputazione aziendale vanno individuati gli aspetti più delicati della transizione verso un’economia inclusiva e a impatto zero con l’obiettivo di reindirizzare il credito in maniera tale da finanziare le aziende in chiave di sostenibilità. Lo sviluppo digitale giocherà un ruolo cruciale all’interno del processo di transizione, unendo dati e tecnologie a supporto del business aziendale.” aggiunge Simone Scagliarini, Partner di Reply Consulting.
L’introduzione ai lavori è stata affidata a Chiara Del Prete, Chair EFRAG Sustainability Reporting Technical Expert Group, che ha inquadrato lo stato dell’arte del nuovo European Sustainability Reporting standard (ESRS), in coerenza con la nuova CSRD, e presentato i prossimi passi evolutivi della regolamentazione.
La nuova direttiva si sta facendo strada e i player del settore hanno già messo in campo azioni concrete
La nuova direttiva si sta facendo strada e i player del settore hanno già messo in campo azioni concrete in previsione della sua effettiva entrata in vigore. Sono intervenuti a spiegare le proprie strategie ESG in rappresentanza del mondo bancario: Damiano Carrara, Responsabile Scenario Analysis & Culture Diffusion ESG & Sustainability di Intesa Sanpaolo, Silvia Benzi, CFO di illimity, Roberta Benedetti del Rio, Board Member di Smart Bank, e Davide Masi, Head of Risk and Data Applications di Banco BPM.
In rappresentanza del mondo aziendale hanno preso parte al dibattito: Nicola Giovanazzi, Global Head of Compliance di Menarini Group, Sara Cattaneo, Chief Procurement Officer in ABB, Stefano Fasani, Open-es Program Manager, e Antonio Ieraci, Direttore generale di Enexio.
I principali interventi
“Le bozze di standard consegnati da EFRAG alla Commissione Europea in Novembre 2022 rispondono al mandato della CSRD in termini di rigore, standardizzazione e copertura dei temi e sono stati sviluppati con il consenso di tutti, imprese, investitori ma anche società civile, coerentemente con il concetto di doppia materialità.” ha affermato Chiara Del Prete, Chair EFRAG Sustainability Reporting Technical Expert Group.
Damiano Carrara, Responsabile Scenario Analysis & Culture Diffusion ESG & Sustainability Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Intesa Sanpaolo ha reso l’impegno ESG uno dei quattro pilastri di crescita del piano industriale. Nel primo anno questo si è concretizzato in 9,3 miliardi di euro per social lending e urban regeneration, oltre a 32 miliardi di euro erogati nel 2021 e nel 2022 per finanziamenti a green e circular economy. A questi si aggiunge un contributo monetario alla comunità di circa 100 milioni di euro, in particolare a sostegno di arte e cultura. L’obiettivo è promuovere la creazione di valore sostenibile e favorire la transizione ecologica del Paese, rafforzando l’impatto sociale e l’attenzione al clima”.
“Anche illimity fin dalla sua nascita ha agito con grande responsabilità integrando le tematiche di sostenibilità nel proprio modello di business. Attraverso le nostre scelte strategiche e l’attività di investimento e finanziamento siamo in grado di orientare e accelerare processi di trasformazione in chiave ESG che generano un impatto concreto sui nostri clienti e in generale i nostri stakeholder.” ha aggiunto Silvia Benzi, CFO di illimity.
Davide Masi, Head of Risk and Data Applications di Banco BPM, ha raccontato il percorso innovativo intrapreso: “Banco BPM ha messo al centro del proprio piano industriale l’integrazione della strategia ESG nel business e nei modelli di governance; supportiamo attivamente in nostri clienti nella transizione verso un’economia sostenibile attraverso un’offerta di soluzioni, prodotti e servizi di consulenza “green” in continua espansione. La strategia Digital abilita questa trasformazione attraverso l’innovazione nella gestione integrata dei nuovi dati e modelli ESG.”
Smart Bank: "Allineare le strategie per costruire un’economia a basse emissioni di carbonio richiede anche un incremento della raccolta dei dati"
E della stessa idea è anche Roberta Benedetti del Rio, board member di Smart Bank la quale suggerisce come “Allineare le strategie per costruire un’economia a basse emissioni di carbonio richiede anche un incremento della raccolta dei dati e un maggior impegno per la verifica della qualità dei dati. Il progetto Smart Bank ha dato vita a nuovo corso per investitori e aziende. La democraticizzazione degli investimenti è uno statement importante per noi in vista anche della nuova normativa che in Europa sta spostando il puro environmental taxonomy ad uno di full taxonomy.” L’economia ha bisogno di una profonda trasformazione per poter assicurare la transizione verso un futuro sostenibile e le aziende sono parimenti responsabili agli istituti finanziari nel guidare questo cambiamento. È tuttavia fondamentale per un’azienda capire il giusto livello degli standard di sostenibilità da porre in essere per restare competitiva sul mercato ed evitare che siano i clienti finali a sostenere il peso di questo nuovo modello.
ABB: "Sostenibilità è una parola importante che però ha bisogno di essere ancorata ad una solida comprensione della materia"
Ne è convinta Sara Cattaneo, Chief Procurement Officer in ABB che aggiunge: “Sostenibilità è una parola importante che però ha bisogno di essere ancorata ad una solida comprensione della materia e dei dati e al conseguente sviluppo di un concreto action-plan, soprattutto in un’area come la Supply Chain dove la sua applicabilità è così vasta. Servono una strategia chiara e scelte consapevoli per poter raggiunger il traguardo stabilito, ed è proprio per questo che ABB sta investendo nella raccolta dei dati, nella definizione della strategia e degli obiettivi, coinvolgendo in modo attivo la Supply Chain nello sviluppo di un concreto piano d’azione”
Menarini: "Il Gruppo ha intrapreso un percorso strutturato di sostenibilità"
“Il Gruppo Menarini ha intrapreso un percorso strutturato di sostenibilità, consapevole che favorire l’integrazione dei criteri ESG all’interno del proprio modello di business sia un requisito essenziale per generare valore durevole nel tempo.” Ha spiegato Nicola Giovinazzi, Global Head of Compliance Menarini Group, “La responsabilità e l’etica sono un valore fondante per Menarini, che si propone di migliorare la salute della collettività mediante il proprio impegno in innovazione e ricerca, per un accesso equo alle terapie e, più in generale, adottando i più elevanti standard di integrità nei processi decisionali e nell’interazione con i propri stakeholders.”
Enexio: "L’integrazione dei fattori ESG nei processi decisionali potrebbe essere utilizzata per valutare la sostenibilità e la responsabilità sociale delle attività aziendali"
Sulla competitività per le PMI è invece Antonio Ieraci, Direttore Generale di Enexio a confermare che “l’integrazione dei fattori ESG nei processi decisionali potrebbe essere utilizzata per valutare la sostenibilità e la responsabilità sociale delle attività aziendali e guidare le decisioni di investimento e di gestione solo semplificando gli adempimenti per gli operatori di dimensioni più ridotte”
All’interno di questa alleanza aperta tra mondo imprenditoriale, finanziario e associativo “Open-es rappresenta sempre più un’opportunità per vedere tutte le realtà industriali e finanziarie, italiane e non solo, collaborare per coinvolgere e supportare i rispettivi fornitori e clienti, in un percorso comune di miglioramento e valorizzazione della sostenibilità del tessuto produttivo. Una call to action aperta a tutti per sostenere e guidare concretamente le imprese nel proprio percorso di sostenibilità e competitività.” ha concluso Stefano Fasani, Open-es Program Manager.