CasaPound, striscione davanti a casa della Ferragni "bella e addormentata"
Polemica sulla sicurezza a Milano: il post di Chiara Ferragni, le polemiche politiche e il chiarimento della influencer: "Non voglio creare divisionismi"
CasaPound, striscione davanti a casa della Ferragni "bella e addormentata"
Per una volta Chiara Ferragni potrebbe avere calcolato male le conseguenze della sua comunicazione sui social: sull'onda emotiva dei racconti alla sua migliore amica ed al suo manager, l'influencer da 26 milioni di follower su Instagram aveva come noto lanciato il proprio allarmato appello al sindaco di Milano Beppe Sala per denunciare il senso di insicurezza che molti milanesi proverebbero di fronte al perpetuarsi di episodi criminali. Parole che inevitabilmente sono finite al centro del dibattito politico, con le forze di opposizione che hanno cavalcato l'insperato assist da parte di una personalità di certo a loro non vicina per sensibilità politica, e con il primo cittadino meneghino che ha preso molto sul serio la segnalazione della influencer rispondendole nel merito e garantendo il proprio impegno.
Ferragni, il blitz di Casa Pound in CityLife
Nel mezzo, tuttavia, anche il blitz del gruppo di estrema destra di Casa Pound, che nella notte di giovedì 14 luglio ha affisso uno striscione in CityLife, proprio di fronte all'abitazione di Chiara Ferragni, di Fedez e dei figli: "Ferragni bella e addormentata grazie a Sala si è svegliata".
Così il gruppo di destra radicale ha rivendicato l'azione sui social: "L'appello lanciato mezzo social al sindaco Sala da Chiara Ferragni non fa che confermare quello che ripetiamo da tempo: la situazione a Milano è fuori controllo. Ci chiediamo per quanto ancora Sala e Lamorgese abbiano intenzione di nascondere la testa sotto la sabbia. I cittadini di Milano meritano di tornare a vivere in sicurezza la loro città".
Sicurezza a Milano, il chiarimento di Chiara Ferragni
Attenzioni che Forse la Ferragni non voleva attirare, portandola oggi a chiarire la sua posizione usando toni più concilianti nei confronti del sindaco di Milano.