Ecco perché Senna ha lasciato la Lega. Dalla società con Salvini a Calenda

Senna viveva con difficoltà il nuovo corso del Carroccio

di Fabio Massa
Gianmarco Senna lascia la Lega
Milano

Ecco perché Senna ha lasciato la Lega. Dalla società con Salvini a Calenda

Alla fine ha scelto il Terzo Polo, Gianmarco Senna. Era tempo che si sentiva a disagio, nella Lega. Secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano l'ultimo tentativo di rimanere agganciato alla maggioranza c'era stato con la proposta di entrare nella lista del presidente Fontana. Ma anche là difficilmente avrebbe trovato posto, in vista delle prossime elezioni, considerate le percentuali previste. Dalla Lega poi lo avevano distanziato, giorno dopo giorno, il carattere sempre più identitario del partito.

Senna viveva con difficoltà il nuovo corso del Carroccio

Senna, sempre stato vicino al mondo dell'imprenditoria perché imprenditore lui stesso, viveva con difficoltà il nuovo corso del Carroccio. Il risultato non brillante alle ultime elezioni comunali lo avevano convinto che qualcosa sarebbe dovuto cambiare. Malgrado anche una amicizia di vecchia data con Matteo Salvini e altri esponenti della Lega, con i quali aveva anche intrapreso anni fa una avventura imprenditoriale poi proseguita con altri compagni di viaggio. Gianmarco Senna, dal consiglio di zona 7, era approdato a suon di voti e preferenze al consiglio comunale. E da là, poi, direttamente in consiglio regionale cinque anni fa, raccogliendo un grosso consenso personale. Poi la battuta d'arresto alle comunali e infine il passaggio con il Terzo Polo, dopo molti tentennamenti. Le motivazioni? Le aveva dette urbi et orbi in consiglio regionale, nei mille conciliaboli: la distanza dal mondo produttivo che chiedeva altro rispetto alle polemiche sulla sicurezza.

E ora l'addio, con una sola stringatissima dichiarazione ad Affari: "Era nell'aria. Ma è stata una scelta molto sofferta".

fabio.massa@affaritaliani.it

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