Il grande reset di Forza Italia e la strategia di Sorte. Inside

La sfida di Alessandro Sorte da portare avanti sottotraccia, nel silenzio, senza proclami

di Fabio Massa
Alessandro Sorte
Milano

Il grande reset di Forza Italia e la strategia di Sorte. Inside

E' stato definito "il grande reset". Silvio Berlusconi che cambia Alessandro Cattaneo ma che soprattutto - come aveva anticipato Affaritaliani.it Milano - fa un cambio della guardia in Lombardia e mette Alessandro Sorte alla guida del partito.

E sono state proprio le nomine a causare il malumore

Il vero ruolo di potere che rivestiva Licia Ronzulli, perché gli azzurri da sempre hanno in Lombardia il luogo dove il potere vero viene spartito, con le nomine e tutto il resto. E sono state proprio le nomine a causare il malumore. Secondo l'accusa non sarebbero stati tutelati i territori, si sarebbero sacrificate posizioni pur di premiare i fedelissimi. Questo almeno è quanto scrivono e dicono e sostengono i detrattori della Ronzulli. Tuttavia, non volendone fare una questione di bilancini, è sulla politica che si misurerà il prossimo mandato di Alessandro Sorte. Che è un cambiamento con il quale non solo gli azzurri ma anche e soprattutto la Lega si troveranno a fare i conti.

L'arrivo di Sorte determina un turning point decisivo

Perché l'arrivo di Sorte determina un turning point decisivo. Meno Carroccio, più centro. Più riformulazione di un'opzione moderata, meno a rimorchio di Matteo Salvini, con il quale tuttavia la nuova dirigenza ha un ottimo rapporto. Ma sono i centristi il vero obiettivo, e chissà che pure Salini, l'ex coordinatore regionale, ciellino di osservanza, non possa tornare in gioco. Sicuramente saranno più ascoltati, come alleati, Colucci e Cattaneo, e qualcuno giura pure Roberto Formigoni, che sta tornando a muoversi dietro le quinte, seppur con grandissima circospezione e qualche intervista.

Lo schema non è neppure troppo nascosto, ed è molto logico

Lo schema non è neppure troppo nascosto, ed è molto logico. In un momento nel quale la destra è sovrarappresentata, con Fratelli d'Italia e Lega che insieme si prendono la fetta più consistente dei voti e dei consensi, manca un centro moderato che possa attirare chi si colloca nel centrodestra, ma non si ritrova nelle opzioni più radicali. Chi pensa che la formula non possa essere destra-centro, come affermano gli uomini di Giorgia Meloni, ma centro-destra.

La sfida di Alessandro Sorte da portare avanti sottotraccia, nel silenzio, senza proclami

Ad oggi, a livello elettorale, minoranza estrema. Ma comunque un bacino che non si può lasciare al Terzo Polo, che in Lombardia non si è dimostrato capace di essere attrattivo alle ultime regionali. Ecco, questa è la sfida di Alessandro Sorte e la sua linea politica. Da portare avanti sottotraccia, nel silenzio, senza proclami. Perché lui è fatto così. E anche le prime interviste da coordinatore sono fatte di poche parole. Si vedrà se a queste succederanno invece molti fatti.

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