La Digital week fa tappa a Palazzo Isimbardi

“La trasformazione digitale della PA: dal macro al micro” con Città metropolitana e Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio

Milano

 La Digital week fa tappa a Palazzo Isimbardi

Palazzo Isimbardi tappa della giornata conclusiva della Digital week milanese. Nella mattinata di lunedì 14 novembre, la Città metropolitana di Milano e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno organizzato, nella sala Consiglio, un momento di confronto sul tema “La trasformazione digitale della PA: dal macro al micro”, per testimoniare, anche attraverso esperienze dirette, il grande sforzo messo in atto dalla Pubblica Amministrazione per giocare un ruolo da protagonista nella grande sfida della transizione digitale.

Ad aprire i lavori è stato Francesco Vassallo, consigliere delegato all' Organizzazione e Personale, Sviluppo economico, marketing territoriale, digitalizzazione e semplificazione della Città metropolitana di Milano, quindi spazio al lavoro messo in campo, ormai da tempo dall’ente di area vasta, punto di riferimento per una rete sempre più ampia di Comuni e scuole del territorio. A tracciare il quadro delle azioni in campo Cristoforo Massari, responsabile del servizio Open governance e Innovazione, che insieme a Ernesto Damiani, professore presso il Dipartimento di informatica dell'Università degli Studi di Milano, ha fatto il punto su connettività, infrastrutture e transizione digitale nel percorso verso la Gigabit Society.  A moderare la mattinata, Alvise De Sanctis, del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha introdotto anche Vito Bellomo, Sindaco di Melegnano, Emmanuele Moriggi, dirigente del Comune di Cologno Monzese e Vincenzo Di Rage, dirigente del Comune di Paderno Dugnano.

Città metropolitana di Milano: una rete all’avanguardia

Già dal 2005, in anticipo rispetto alla grande rivoluzione digitale, la Città metropolitana di Milano ha realizzato la rete metropolitana in fibra ottica, ora in fase di estensione. 3.700 km di fibra ottica posata per favorire l’innovazione dell’amministrazione pubblica locale, che mettono la banda larga evoluta a disposizione dei cittadini, e che diventeranno 4.700 nei prossimi mesi.  Il 75% dei Comuni della Città metropolitana di Milano ha già aderito al progetto di banda ultralarga e sono 80 quelli già collegati.

La fibra come vettore di comunicazione in progetti di Smart city e Smart land, ma anche come strumento di monitoraggio del territorio e di illuminazione dinamica telecomandata. Non solo, si stanno sperimentando applicazioni anche in ambito medicale, con collaborazioni avviate con Besta ed Istituto dei tumori. Si allarga anche la rete delle scuole connesse alla grande rete della Città metropolitana: 119 nel 2019, già 156 nel 2020.

Anche qui, la fibra è utile per la connessione e una didattica virtuale efficiente, ma anche per i sistemi di monitoraggio di purificazione dell’aria e di controllo dinamico della stabilità degli edifici. Tra le applicazioni, il monitoraggio dei monumenti artistici (si pensi al prestigioso Tiepolo di Palazzo Isimbardi), l’agricoltura, il controllo dell’aria. L’ampliamento e la sfida tecnologica continua della Città metropolitana sono resi possibili grazie ai brevetti che l’ente stesso ha sottoscritto, che ogni anno, tramite le royalties, permettono di finanziare nuovi investimenti. Nel tempo, si è arrivati ad un risparmio del 70%, sfruttando la rete fognaria per il passaggio della fibra. 70 i milioni di euro investiti per la prima dorsale, 700 i milioni di euro di valore complessivo dell’infrastruttura.

Piano nazionale di ripresa e resilienza, quale ruolo per la Città metropolitana di Milano?

La Città metropolitana di Milano sta svolgendo un ruolo di cabina di regia territoriale per aiutare i Comuni a partecipare ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza aperti dal Governo. Pur non potendo usufruire direttamente di queste risorse, l’ente si pone come punto di riferimento per l’attuazione delle progettualità locali, grazie alle conoscenze e competenze interne. In questa fase la Pa si pone come fattore abilitante per lo sviluppo e l’innovazione del territorio, accentuando la collaborazione con i Comuni per aiutarli a realizzare i progetti finanziati con le nuove risorse. L’ente di area vasta pone le condizioni perché si possa davvero concretizzare la rivoluzione digitale, anticipando le esigenze e portando vera innovazione, e non solo ammodernamenti parziali. Infrastrutture 5G sostenibili e ben distribuiti sul territorio, efficienza energetica, purificazione dell’aria, monitoraggio infrastrutturale sono le applicazioni, per uno sviluppo reale dell’area metropolitana.

I servizi offerti ai Comuni sono progettazione e realizzazione di reti geografiche in fibra ottica e reti WI FI; ottimizzazione delle infrastrutture digitali della amministrazione; progettazione elementi dediti allo sviluppo delle Smart City; stesura di convenzioni e accordi di partenariato con operatori di telecomunicazione. Fondamentale la collaborazione avviata col team digitale del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che a breve avrà una sede operativa proprio a Palazzo Isimbardi per essere di supporto ai Comuni per l’implementazione dei progetti legati al PNRR. Due nuove piattaforme strategiche presentate dal Dipartimento: una per le notifiche ai cittadini e una per la condivisione dei dati a livello nazionale.

 Vassallo: "Una nostra buona pratica che portiamo alla Digital week"

Francesco Vassallo, consigliere delegato all' Organizzazione e Personale, Sviluppo economico, marketing territoriale, digitalizzazione e semplificazione, ha fatto gli onori di casa: “L’obiettivo è mettere a disposizione le esperienze dell’ente di area vasta e l’incontro di oggi consente di rafforzare l’idea della Città metropolitana di Milano come vera piattaforma di servizio, grazie all’infrastruttura che, con una grande intuizione l’allora Provincia finanziò e che, grazie a risparmi e brevetti, è stata implementata nel tempo. Investire sulla rete a banda larga per metterla a disposizione del territorio: una scelta all’avanguardia quella del 2005, che ha portato grandi vantaggi alle amministrazioni che si sono convenzionate con noi, eliminando inutili costi fissi e disponendo di tecnologie innovative. Oggi l’occasione di fare nuovamente squadra, per intercettare nuove opportunità, mixando esperienze e competenze differente, dal nazionale, grazie al Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al locale: una buona pratica che portiamo, oggi, alla Digital week”.

Damiani e il progetto Musa

Ernesto Damiani, professore presso il Dipartimento di informatica dell'Università degli Studi di Milano ha illustrato il progetto Musa (Multilayered Urban Sustainable Action)) che coinvolge Università, istituzioni e mondo delle imprese per raccogliere la sfida del PNRR per favorire l’innovazione nell’area metropolitana milanese. Sei gli abiti di intervento: rigenerazione urbana, big e open data per le scienze della vita, imprenditorialità e trasferimento tecnologico, impatto economico e finanza sostenibile, moda lusso e design sostenibili, innovazione per società sostenibili e inclusive.

Città metropolitana di Milano: l’esperienza dei Comuni

Interessanti le esperienze degli amministratori dei Comuni dell’area metropolitana di Milano, nello specifico Melegnano, Cologno Monzese e Paderno Dugnano, casi reali di successo nell’ambito della digitalizzazione, grazie anche alla partnership con la Città metropolitana milanese e all’adesione alla sua rete di banda larga che ha permesso di anticipare i tempi della digitalizzazione e di risparmiare sui costi: ora la sfida è quella di intercettare le risorse del PNRR, col supporto del team digitale territoriale del ministero, per una vera rivoluzione digitale che porti ad una reale dematerializzazione dei procedimenti e ad una sburocratizzazione dell’attività

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