La vergognosa Greenpeace che fa un regalo alle acque minerali. Il commento
Greenpeace fa un enorme regalo alle acque minerali, adombrando rischi che non esistono sull'acqua del rubinetto che invece andrebbe consumata
La vergognosa Greenpeace che fa un regalo alle acque minerali. Il commento
Non c'è niente di più odioso che instillare la paura nei cittadini e non c'è niente di più pericoloso che instillare la paura adombrando il fatto che la cosa che tutti usano, ovvero l'acqua potabile, possa causare gravi danni alla salute.
Acque, quello che si scorda di dire il report Greenpeace
Quanto accaduto con protagonista Greenpeace ha la gravità del surreale. In pratica l'associazione ambientalista ha pubblicato uno studio nel quale si evidenzierebbe che nell'acqua potabile anche di Milano, ma non solo, di tutta la Lombardia, ci sarebbero dei PFAS (PerFluorinated Alkylated Substances, ndr) che potrebbero essere potenzialmente dannosi alla salute. Peccato che si scorda di dire che quell'acqua che va ad analizzare non è l'acqua che tutti bevono, ma l'acqua della falda che poi dopo viene trattata e poi resa, appunto, potabile.
L'assist di Greanpeace ai produttori di acque minerali
Non è dunque l'acqua che noi beviamo, ma quella che noi berremmo se prendessimo un bicchiere d'acqua scavando a 100 metri dove è situata la falda. Insomma, disconosce completamente il lavoro preziosissimo e importante che da anni, per non dire decenni, le aziende dell'acqua di tutta la Regione, in particolare quella di Milano, stanno facendo da una parte per garantire un prodotto ottimo e a basso costo, e dall'altra per dire che l'acqua del rubinetto è perfettamente bevibile e levare così fiato alle acque minerali che vengono vendute e che comportano uno spreco in termini di plastica e trasporto incredibile. Acque minerali a cui Greenpeace, che dovrebbe preoccuparsi degli impatti ambientali dei vari comportamenti, fa un enorme regalo adombrando rischi che non esistono sull'acqua del rubinetto che invece andrebbe consumata.