"Sgarbi è incompatibile: scelga". Il critico al Corriere: "Preferisco Roma"

Il critico d'arte ha dieci giorni di tempo per scegliere tra il ruolo da consigliere lombardo e quello da sottosegretario a Roma

a cura della redazione
Vittorio Sgarbi
Milano

"Sgarbi è incompatibile: scelga". Il critico al Corriere: "Preferisco Roma"

Il consiglio regionale della Lombardia, in apertura della seduta di oggi, ha approvato l'incompatibilità di Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte, eletto consigliere lombardo con il gruppo Noi Moderati, è infatti anche sottosegretario di Stato alla Cultura. E ora ha dieci giorni di tempo per decidere quale delle due cariche mantenere e dimettersi dall'altra. Facile immaginare che, come già anticipato, opterà per la carica di sottosegretario. Al suo posto dovrebbe così subentrare Nicolas Gallizi.

I numerosi incarichi di Sgarbi in giro per l'Italia

Sgarbi, come ricostruisce Ansa, è anche - tra le altre cose - sindaco di Sutri, assessore alla Cultura della vicina Viterbo, prosindaco di Urbino, commissario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara arte, del Mart di Trento, del Mag di Riva del Garda e della Gypsotheca del Canova.  In Regione Lombardia si era presentata solo alla seduta di insediamento, poi era rimasto in attesa di una nomina - mai giunta - ad assessore alla Cultura. A breve lascerà dunque Milano. 

Sgarbi al Corriere: "Scelgo Roma, credo di essere più utile come sottosegretario alla Cultura"

Poco dopo, Vittorio Sgarbi, intervistato dal Corriere della Sera, edizione di Milano, ha svelato la sua scelta: "Sì, credo di essere più utile come sottosegretario alla Cultura che come consigliere regionale. Certo, avrei avuto qualche incertezza in più se fossi stato assessore, ossia se Licia Ronzulli non avesse fatto quel colpo di testa durante la composizione della Giunta. Ma l'azione di sottosegretario è più efficace di quella di un semplice consigliere regionale".

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