Neonata morta in cassonetto: "Sgomento e dolore profondo"
Caritas: "Avvenimenti come questo ci spronano a intensificare attenzione per nuclei in difficoltà". Momento di preghiera nel quartiere: "Ciao piccolo angelo"
Neonata morta in cassonetto: "Sgomento e dolore profondo"
"Abbiamo appreso con sgomento dai media la triste notizia. Esprimiamo il nostro dolore più profondo per quanto accaduto e la nostra preghiera per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte". Lo dice Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
La Caritas Ambrosiana: "Avvenimenti come questo ci spronano a intensificare attenzione per nuclei in difficoltà"
"I nostri Centri d’ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili - afferma - Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell’impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione".
Caritas Ambrosiana precisa che nel ritrovamento del cadavere di una neonata, avvenuto in un cassonetto gestito dalla cooperativa Città e Salute (che aderisce alla rete Riuse), non sono stati convolti operatori della cooperativa stessa.
La tragedia di via Botticelli e il momento di preghiera per la neonata
La piccola era stata trovata venerdì sera da un anziano nei pressi di un cassonetto giallo in via Bottiicelli. Proprio qui nella serata di domenica 30 aprile si è svolto un momento di preghiera promosso dalla parrocchia dei santi Nereo e Achilleo, per "accompagnare l'angioletto che è già salito in cielo e per la mamma, per chi può averla assistita o accompagnata, e per il papà, che saranno nella disperazione e nella sofferenza", ha spiegato don Pierluigi Panzeri.
Il parroco: "La bimba era stata messa sul cassonetto per essere vista, non per essere buttata"
Nel luogo del ritrovamento della piccola tanti mazzi di fiori e peluche. Anche alcuni bigliettini, come riporta Repubblica: "Ciao piccolina, questo mondo non ti merita", "Riposa in pace piccolo angelo".
Commenta ancora don Panzeri: "Penso anche a chi possa essere stato vicino alla mamma e magari l'abbia consigliata: non so quale situazione di degrado, di disperazione, di abbandono della stessa madre ci sia dietro, ma è stata messa sul cassonetto per essere vista, non è stata buttata dentro. Penso al peso che questa mamma deve portarsi dentro per tutta la vita e voglio pregare con la comunità per le persone coinvolte, senza condannarle"