Santanchè su Sanremo: "Il Festival? È un po' comunista. Ma chi se ne frega"

La ministra del turismo Daniele Santanchè, in quota Fratelli d'Italia, parla di Sanremo 2023: "Che festival sarebbe se non si attacca la destra?"

Milano

Santanchè su Sanremo: "Il Festival? È un po' comunista. Ma chi se ne frega"

Nell'attesa dell'ultima serata del Festival di Sanremo, la ministra del turismo in quota Fratelli d'Italia Daniela Santanchè si esprime sull'esito della kermesse canora con una evidente punzecchiatura. "Il festival di Sanremo un po' comunista? - ha infatti detto a margine di un evento a piazza Duomo - ma chi se ne frega, intanto piu' ci attaccano e piu' cresciamo, perche' ormai gli italiani si sono fatti una coscienza anche nel guardare i programmi tv e sanno giudicare. Ma come posso criticare Benigni, una eccellenza, un premio Oscar? E poi il festival è anche quella roba li', ma che festival sarebbe senza polemiche, se non si attacca la destra? Non Sarebbe il festival ma qualcos'altro".

"Mi piacerebbe fosse il festival della canzone, ma..."

"Il festival di Sanremo e' il festival di Sanremo - ha poi aggiunto la ministra - mi piacerebbe che fosse il festival della canzone, ma non voglio criticarlo perchè sto portando in giro un messaggio diverso a tutti gli italiani: che dobbiamo essere ottimisti, dobbiamo imparare ad apprezzare quello che facciamo perche' siamo famosi nel mondo per le nostre bellezze, la gastronomia, i musei, i monumenti"

Santanchè contro Fedez e Articolo 31

Replicando invece a Fedez e gli Articolo 31 che ieri sera dal palco di Sanremo hanno chiesto al premier Giorgia Meloni di legalizzare della Cannabis, la ministra replica seccamente dicendo che "hanno sbagliato il destinatario. Non è certo la nostra parte politica ne' tantomeno il presidente del Consiglio, noi siamo stati sempre contro la droga, senza se e senza ma, non abbiamo mai fatto differenze" ha concluso.

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