Teatro alla Scala, dipendenti in stato di agitazione: "Pronti allo sciopero"

Le sigle sindacali rivendicano un adeguamento degli stipendi all'inflazione reale, ma non si trova l'accordo con i vertici: "Contrari a discutere sui temi"

a cura della redazione
Milano

Teatro alla Scala, dipendenti in stato di agitazione: "Pronti allo sciopero"

Sindacati della Scala pronti allo sciopero: lo stato di agitazione sul rinnovo del contratto di lavoro è stato annunciato alla fine della scorsa settimana. Le sigle si sono dichiarate pronte "a mettere in atto ogni azione sindacale" a sostegno delle loro rivendicazioni. Il contratto è scaduto nel 2020 in piena pandemia e per questo teatro e sindacati hanno deciso di prorogarlo con l'aggiunta di una  tantum. E, sottolineano Cgil, Cisl, Uil e Fials, nel momento della discussione hanno rinunciato di chiedere un adeguamento all'inflazione reale (previsto per diverse voci del contratto) domandando un aumento del 5%. Per un tecnico di quinto livello si tratta di circa cento euro al mese, hanno spiegato. Ma i vertici del teatro non hanno accettato, proponendo circa il 3% e non aprendo nemmeno alla "richiesta di una diminuzione delle variazioni di programmazione e sulla riduzione dell'orario di lavoro anche ricorrendo alla razionalizzazione e alla flessibilità, il tutto senza intaccare l'attività produttiva e il numero delle alzate di sipario".

I sindacati: Direzione della Scala palesemente contraria a discutere sui temi da noi proposti"

"La Direzione del Teatro - hanno aggiunto in una nota congiunta -, quando non palesemente contraria, appare lenta nel procedere e nell'organizzare la discussione sui temi importanti da noi proposti" come formazione, tipologie contrattuali. Da qui la decisione, come riferisce Ansa, per sbloccare la situazione, di indire lo stato d'agitazione.

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