Politica
Sangiuliano, la proposta: un libro per ogni nascituro, ma la sinistra insorge
Quando la sinistra piantava alberi pro nascituri tutto andava bene ma se la destra si azzarda a “piantare libri”, sempre pro nascituri, si scatena il finimondo
La meritoria iniziativa del ministro Sangiuliano: un libro per ogni nascituro
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano pochi giorni fa ha lanciato una iniziativa meritoria: regalare un libro ad ogni nuovo nascituro in Italia. Il tutto per sensibilizzare sul fatto che nel nostro Paese si legge pochissimo, siamo tra gli ultimi in Europa. Ora i meccanismi tecnici di questa proposta sono ancora da individuare ma l’idea non solo è buona ma ottima. È un modo per far passare l’idea che leggere è importante e che i buoni cittadini si possono formare leggendo buoni libri. Leggere non è mai tempo perso. E c’è da dire che la sinistra, storicamente, ha avuto dai tempi di Gramsci una sorta di primogenitura sulla cultura che però poi nel tempo è degenerata e così fino a poco tempo fa se non eri di sinistra non potevi lavorare in questo campo. La Rai –come ha fatto notare qualche giorno fa Giorgia Meloni- è un esempio evidente di questo stato di cose.
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Ma torniamo all’iniziativa. Quando la sinistra piantava alberi pro nascituri tutto andava bene ma se la destra si azzarda a “piantare libri”, sempre pro nascituri, si scatena il finimondo. Ne è un esempio un articolo comparso recentemente in cui la giornalista Serena Danna –vicedirettrice di Open-, animata da zelo iconoclasta, se la prende con il ministro Sangiuliano per la proposta, attaccando “quella che sembra essere la sua campagna del mese; il libro come unico antidoto contro l’ignoranza e la superficialità”. Concetto che ribadisce nel titolo: “Il ministro Sangiuliano e la bizzarra ricetta del libro unico come rimedio contro l’ignoranza”.