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"Meloni passione 007", spiate 400 persone: la bomba nel libro di Bisignani

di redazione politica

Dietro alla nuova passione di Giorgia Meloni per l'Intelligence si cela una verità ben più scottante, che Affaritaliani.it è in grado di anticipare

Bisignani nel libro "I potenti al tempo di Giorgia" sgancia la bomba sulle intercettazioni: 400 utenze "captate" dall'Intelligence 

“Giorgia e la passione per gli 007” è sicuramente uno dei capitoli più intriganti della nuova fatica editoriale di Luigi Bisignani, I potenti ai tempi di Giorgia Meloni” (Chiarelettere, 2023, 224 pp., 16 euro), in cui il “lobbista più famoso d’Italia”, insieme al giornalista Paolo Madron, affronta e indaga il potere e le logiche del Palazzo. Ebbene, in uno degli otto capitoli si analizza proprio il rapporto tra la premier e i servizi segreti, con autentiche bombe. In particolare in materia di intercettazioni.

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Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di anticipare, si parla di “400 utenze captate” dall’Intelligence, utenze "su vari personaggi che ruotavano intorno al suo mondo (di Meloni, ndr)" tra cui rientra “anche qualche giornalista”: clamoroso, si sarebbe detto un tempo. Perché secondo Madron e Bisignani i Servizi Segreti italiani hanno attenzionato, sorvegliato, controllato 400 persone, tra cui giornalisti. Una domanda sorge allora spontanea: con che tipo di autorizzazione? Sembrerebbe nessuna.

I due precisano che “Giorgia Meloni ha accertato che per i monitoraggi di personalità del mondo finanziario l’attività dell’intelligence viene autorizzata sempre in maniera preventiva dal procuratore generale della Corte d’appello di Roma”. Peccato che nessuno lo possa accertare, e che non si conosca né la natura né l’identità delle oltre 400 utenze captate. Inoltre, che dire di tutte quelle persone che non sono qualificabili come “personalità del mondo finanziario”? Per loro sicuramente l’acquisizione e il monitoraggio sarebbe illegittimo.