Violenze e pedopornografia sulle nipotine, in carcere i due zii

Due fratelli, rispettivamente di 30 e 25 anni, sono stati condannati con il rito abbreviato a oltre 11 anni di reclusione

Milano
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Violenze e pedopornografia sulle nipotine, in carcere i due zii

Due fratelli, rispettivamente di 30 e 25 anni, sono stati condannati con il rito abbreviato dal gup di Milano, Anna Magelli, a oltre 11 anni di reclusione per violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico. Lo riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera.

Gli zii giravano video hot con protagoniste le nipoti di 11 e 12 anni

I due avrebbero più volte violentato psicologicamente le loro nipoti, di 11 e 12 anni, rendendole protagoniste di video pornografici che poi giravano in rete. 
La vicenda è accaduta in un comune in provincia di Pavia nel 2017. Secondo la Procura di Milano, che ha coordinato l’attività investigativa, gli zii, che avrebbero dovuto accudire le nipoti, le avrebbero costrette a essere riprese in video a carattere pedopornografico che poi venivano utilizzati come merce di scambio sulle chat social. I due fratelli, infatti, si fingevano ragazzine agli altri giovani utenti, per poter ottenere in cambio altre foto e video. 

La denuncia dell'ex fidanzata di uno degli imputati

Una storia orrenda venuta alla luce solo nel 2021 quando una 14enne, che all'epoca frequentava uno dei due imputati, ha denunciato l'accaduto. Anche lei, infatti, era protagonista di video hot girati dal suo ex. I genitori della ragazzina avevano subito sporto denuncia e, in sede processuale, si sono costituiti parte civile. 

I due uomini in carcere

Durante il dibattimento in Tribunale,  il pubblico ministero aveva chiesto al giudice pene più severe per i due imputati: 7 anni e 4 mesi per il 25enne e 6 anni e 26mila euro per il 30enne. Alla fine il più giovane, il 25enne, dovrà scontare 6 anni di reclusione e pagare una multa di 20mila euro, mentre per il fratello complice, che oggi ha 30 anni, scatta una pena a 5 anni e 4 mesi e 18 mila euro di multa. I due zii sono ora in carcere. 

Polizia di Stato e Save The Children: "Casi di pedopornografia in aumento del 47% nel 2021"

Intanto i casi di pedopornografia continuano a non arrestarsi.  Polizia di Stato e Save the Children comunicano un aumento del 41%  nel 2021 rispetto all'anno precedente. Polizia e Save The Children hannno sancito a febbraio del 2021 un Protocollo d’intesa per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online con l'obiettivo di favorire l’accesso dei minori a un ambiente online più sicuro, a prevenire i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo, a contrastare gli abusi sessuali online, promuovendo attività di prevenzione, segnalazione ed emersione precoce di potenziali abusi. La pandemia da SARS-Covid19 ha imposto a bambini e adulti un massiccio ricorso al web per proseguire molteplici attività quotidiane, dal lavoro allo studio.  Di conseguenza, bambini e adolescenti sono stati approcciati sul web da soggetti adulti, interessati a intraprendere conversazioni sessuali, a ricevere da loro immagini private, a commettere abusi online sino ad arrivare a richiedere incontri sessuali dal vivo.

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