Aboubakar Soumahoro indossa stivali da lavoro alla Camera
L'ex sindacalista, eletto con SI/Verdi, si presenta in Parlamento indossando un "simbolo delle sofferenze, del lavoro precario e sottopagato"
Alla Camera Aboubakar Soumahoro indossa stivali da lavoro
Aboubakar Soumahoro entra alla Camera con gli stivali da lavoro, ancora ricoperti di terra, per difendere i diritti di chi ha fame, è discriminato o è morto di lavoro. Il deputato dell'alleanza Sinistra Italiana/Verdi ha annunciato la sua scelta con una foto pubblicata sui social: "Vado in Parlamento indossando questi miei stivali che ho sempre portato per lottare nei bassifondi dell’umanità, insieme alle mie compagne e ai miei compagni, contro lo sfruttamento e la precarietà. Porto questi stivali in ricordo delle tante e dei tanti compagni che non sono sopravvissuti a questa nostra lotta (come Soumaila Sacko, Joof Yusupha, Fallaye Dabo) e in memoria delle tante lavoratrici e lavoratori morti di lavoro (come Paola Clemente, Luana D'Orazio, Giuliano De Seta, Lorenzo Parelli)".
Continua dicendo che gli stivali "sono il simbolo delle sofferenze e della speranza del Paese Reale che entra oggi con me in Parlamento per legiferare. Questo nuovo percorso da Deputato ha senso solo se è un cammino condiviso da chi, come me, sa cosa significa essere discriminato, patire la fame o avere le scarpe sporche del fango e del sudore del lavoro precario e sottopagato. La nostra postura sarà sempre con i piedi saldi nel fango della realtà e lo spirito rivolto verso il cielo della speranza".
L'ingresso del sindacalista ivoriano viene accompagnato dalle persone che ha incontrato, difeso e raccontato negli anni. Soumahoro ha poi dichiarato quali saranno le sue intenzioni in quanto esponente della minoranza: "Sarà un’opposizione determinata, ferma, ancorata ai valori della nostra carta costituzionale. In 22 anni in questo Paese non ho mai conosciuto la pacchia, ho lavorato nei campi, so cosa significa soffrire, non riuscire a mangiare, e come me tante altre persone e cercheremo di far sentire questo". Egli vuole essere ricordato "tra le persone che hanno cercato di far capire che siamo tutti esseri umani e che la vera mostruosità è quella dei blocchi navali".
Chi è Aboubakar Soumahoro, il bracciante diventato onorevole
Nato nel 1980 a Bétroulilié in Costa d’Avorio, Soumahoro arriva in Italia a 19 anni. Dopo essersi laureato in Sociologia a Napoli, ha iniziato a battersi per i diritti dei lavoratori e dei migranti: è uno dei membri fondatori della Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati (Cispm), con la quale nel 2012 organizzò una marcia dei sans-papiers che attraversarono sei Paesi europei senza documenti per chiedere la libertà di circolazione delle persone come già accade per le merci.
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È stato anche sindacalista del Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base (Usb), occupandosi della tutela dei diritti dei braccianti, della lotta al caporalato e dello sfruttamento lungo la filiera agricola. Dopo l’uccisione di Soumaila Sacko (bracciante e sindacalista dell’Usb assassinato nel 2018, mentre raccoglieva lamiere per costruirsi una baracca di fortuna), ha ottenuto dal Governo Conte la creazione del Tavolo operativo di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura.
Alle elezioni politiche del 2022, Europa Verde ha offerto a Soumahoro la candidatura da indipendente alla Camera dei deputati nell’ambito della lista Alleanza Verdi e Sinistra. Soumahoro è stato candidato nel collegio uninominale di Modena per il centrosinistra, nel quale ha perso contro la candidata del centrodestra Daniela Dondi per uno scarto di circa 3000 voti. Grazie alle ulteriori candidature come capolista di Alleanza Verdi e Sinistra nei collegi plurinominali (Veneto 1 - 01, Emilia Romagna 02, Puglia 02 e Lombardia 1 - 01), alla fine è stato eletto, risultando vincente negli ultimi tre collegi e, in base alla legge elettorale Rosato, venendo assegnato al collegio della Lombardia.