Appalti, Salvini: "Anche i rinviati a giudizio potranno partecipare alle gare"

Il leader della Lega spiega alcuni dettagli della nuova norma: "Chi si opporrà a un progetto avrà l'obbligo di indicarne uno alternativo"

Politica

Codice Appalti, Salvini: "Non siamo in Unione Sovietica, ora basta!"

Il nuovo codice degli appalti è destinato a far cambiare radicalmente i criteri di assegnazione per le gare nei lavori pubblici. Di fatto, sotto la soglia di spesa di 5 mln di euro non sarà quasi più neanche necessario indire un bando, i progetti potranno essere assegnati anche senza gara. Matteo Salvini esulta per questa nuova legge che porta la sua firma e spiega nel dettaglio alcuni cambiamenti drastici rispetto alle precedenti procedure. "Ora - spiega Salvini a Libero - basta con chi sa solo dire no. Da adesso chi si opporrà ad un progetto non solo dovrà spiegare il perché, ma sarà anche costretto ad indicare una soluzione alternativa e ragionevole su cui potersi confrontare". Il ministro dei Trasporti spiega un'altra nuova regola introdotta.

"Abbiamo dato - prosegue Salvini a Libero - una importante sforbiciata al concetto di "illecito professionale grave". Col vecchio Codice bastava un rinvio a giudizio o in alcuni casi anche un semplice avviso di garanzia, per essere estromesso dalla possibilità di partecipare alle gare d'appalto. Mi sono preso io l'onore di varare questa norma, perché non siamo in Unione Sovietica. In Cdm qualcuno ha proposto di arrivare al terzo grado di giudizio, ma poi abbiamo trovato il punto di caduta sulla condanna in primo grado, che è comunque un passo in avanti rispetto al passato. Critiche? Il 90% di chi protesta per questa norma non l'ha nemmeno letta. La mia legge farà ripartire l'Italia".

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