Autonomia, 55 sindaci del Sud scrivono a Mattarella: "Fermi quella riforma"

Diversi primi cittadini hanno deciso di rivolgersi direttamente al Capo dello Stato: "Così aumenterà solo il divario tra Nord e Mezzogiorno"

Politica

Autonomia, la protesta dei sindaci del Mezzogiorno arriva al Quirinale

La riforma sulle autonomie, a cui sta lavorando il ministro della Lega Calderoli, ha provocato la reazione di 55 sindaci del Sud Italia. Da Pozzallo ad Agrigento, da Isola Capo Rizzuto a Matera, da Acquaviva delle Fonti a Terlizzi: sono molti - si legge su Repubblica - i primi cittadini di comuni del Mezzogiorno che da lunedì, subito dopo Capodanno, si sono coordinati per scrivere a Sergio Mattarella. Sono amministratori di centrodestra, centrosinistra, dei 5 Stelle e civici. Carta intestata di ciascun Comune, pec al Quirinale e un appello chiaro: fermare il disegno dell’autonomia differenziata di Roberto Calderoli. I sindaci chiedono un incontro a Mattarella, perlomeno quelli radunati attorno alla rete “Recovery sud” che da mesi si sta coordinando per far pesare di più il Mezzogiorno e le sue amministrazioni locali.

Il punto - prosegue Repubblica - è la progressiva e costante riduzione dei fondi, anno dopo anno, che vanno nelle casse dei comuni. "Siamo decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori", spiega nella sua lettera Angelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie. La trasversalità delle amministrazioni del sud che vedono una minaccia concreta nel disegno leghista fanno intendere la creazione di una opposizione pronta ad organizzarsi e a condizionare anche gli altri partiti del centrodestra: Fratelli d'Italia e Forza Italia.

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