"Benzina a 3 euro al litro". Guerra in Israele, le conseguenze in Italia
Guerra in Israele, grande preoccupazione per le conseguenze economiche
Dietro le quinte, si continua a parlare di vari scenari tra i quali, in caso di forte recessione, inflazione alle stelle (stagflazione), quella di un esecutivo tecnico e di unità nazionale
Cresce la preoccupazione in ambienti della maggioranza per l'escalation in Medio Oriente. La guerra in Israele e la risposta durissima di Benjamin Netanyahu contro la Striscia di Gaza ("Il conflitto sarà lungo e difficile", ha detto il premier israeliano) rischia seriamente di far schizzare i prezzi del petrolio e quindi l'inflazione. Con conseguente nuovo aumento dei tassi di interesse, proprio ora che la Bce sembrava aver interrotto la stretta sul credito. Il tutto con il pericolo di una recessione in Europa e quindi anche in Italia.
Fonti qualificate della maggioranza spiegano ad Affaritaliani.it che "la situazione è serissima. Se la guerra fosse lunga e se si allargasse ad altri Paesi del Medio Oriente, rischiamo di avere la benzina a 3 euro al litro". Oltre all'aumento delle misure di sicurezza sugli obiettivi sensibili legati a Israele e alla cultura e alla religione ebraica, l'aspetto economico desta forte preoccupazione nel governo, come ha scritto ieri Affaritaliani.it. Tanto, dietro le quinte, si continua a parlare di vari scenari tra i quali, in caso di forte recessione, inflazione alle stelle (stagflazione), quella di un esecutivo tecnico e di unità nazionale.