Berlusconi mugugna, Marina ricuce. La figlia del Cav "ponte" con Meloni
Leader di Forza Italia su tutte le furie, poi il pranzo...
Berlusconi e il pranzo riparatore con la figlia Marina che è l’unica a sapere come prenderlo e a farlo ragionare
Ieri Berlusconi ha vissuto una strana giornata, divisa in due parti nette e distinte.
In mattinata ad Arcore il cielo era nero sia meteorologicamente che politicamente. Nuvoloni cupi e minacciosi si addensavano sulla Brianza sferzata dal vento, che in questi giorni ha i colori dello smeraldo e del rosso d’acero.
La sera prima c’era stato il Consiglio dei Ministri e Berlusconi aveva chiamato Tajani e gli aveva chiesto se avesse in mano qualcosa di scritto, ma lui aveva risposto di no perché – nel preconsiglio - neppure erano girate le bozze della finanziaria. La promessa fatta era stata che avrebbero avuto tutto on-line, ma solo dopo cena.
E di rimando l’ex premier: "E ti sembra normale? Fra un’ora vi riunite e noi non siamo stati consultati".
E così il Cavaliere se ne era andato a dormire di cattivo umore, memore di tutti i CdM a cui aveva partecipato in passato.
In piena notte, mentre Roma era flagellata da un temporale niente male e pure ad Arcore pioveva che Dio la manda, è stato approvata la legge di Stabilità e cioè la Finanziaria.
Giorgia Meloni tornava alle 2 di notte da Palazzo Chigi a Mostacciano, dove abita nel quadrante Sud della capitale tesa ma soddisfatta.
Anche questa era andata a posto.
Il giorno dopo, appena alzato, Berlusconi ha compulsato il suo cellulare ma di Tajani non c’era traccia ne rispondeva al telefono.
Per fortuna c’era Mulè che in una riunione mattutina aveva riportato l’essenziale con una frecciatina che definiva la manovra una “tisana” anche se non proprio un “libro dei sogni”, espressioni pericolosamente vicine a quelle di “brodino riscaldato” con cui Bertinotti aveva dato il benservito a Prodi.
A quel punto al capo di Forza Italia - che non era fisicamente presente alla riunione di Mulè - non è restato che guardare la conferenza stampa in Tv del premier in cui veniva illustrata la manovra.
Mentre squadrava i convenuti, Berlusconi si è accorto che non c’era nessun Ministro di Forza Italia causa il fatto che Tajani fosse all’estero. E giù un altro moccolone di quelli arditi ma anche creativi, perché almeno il Ministro dell’Ambiente e dell’Energia Pichetto Fratin lo potevano chiamare.
Finita la diretta Tv Berlusconi si è preparato per il pranzo, ma era ancora di pessimo umore. Sono trapelate delle frasi non incoraggianti: “È andata (la Meloni, ndr) al G2O e non ha fatto neppure una chiamata a chi (lui, ndr) ha partecipato a tanti di questi vertici" e poi scriveva ai suoi: "Troppa cautela su fisco, cartelle e pensioni".
Infatti il giorno prima sulle pensioni aveva dichiarato: “Non capisco perché le abbiano portate a 570 euro invece che a 600. Mettiamo noi i trenta euro mancanti». E subito i capigruppo Cattaneo e Ronzulli avevano ricordato che c’era comunque il Parlamento per migliorare.
E poi c’è stato il pranzo riparatore con la figlia Marina che è l’unica a sapere come prenderlo e a farlo ragionare.
Un po’ come Edda Ciano nei confronti dell’illustre padre Benito o Ivanka nei confronti del padre Trump.
Marina l’ha presa alla lontana, gli ha parlato del Monza e del suo piccolo capolavoro raggiunto con la serie A, gli ha parlato del sempre presente Milan e lui si è commosso e rabbonito mentre un gocciolone impertinente gli scendeva da un occhio.
Tanto che dopo pranzo non solo il sole era spuntato nel magnifico parco di Arcore, ma anche Lui aveva cambiato umore e se non era raggiante era almeno sereno che in queste situazioni è già qualcosa.
E così – come riporta chi era presente - il Cavaliere ha detto al telefono parlando della Meloni con alcuni alti dirigenti di Forza Italia:
“Ha fatto quello che poteva fare. Il meglio possibile. Se avrete delle obiezioni, mi raccomando di fargliele con garbo».
Sarà l’Amaro del Capo (e il caso di dirlo) che il Cavaliere ama degustare dopo la frutta di stagione insieme alle noci secche, saranno le moine della figlia, sarà la magia dell’autunno ma era proprio un’altra persona.
Solo tattica? Solo esperienza?
Oppure il buon senso di un uomo anziano che degli uomini conosce ormai tutto?
Certamente Giorgia Meloni ha davanti un impegno che fa tremare le vene ai polsi perché non solo dovrà combattere i tantissimi nemici esterni nazionali ed internazionali, ma dovrà anche fare molta attenzione al “fuoco amico” e fra poco giunge in Aula il decreto Aiuti quater e ci sarà una sorta di battaglia finale come quella dei Campi di Pelennor nel Signore degli Anelli, per restare in un campo caro al Primo Ministro.
Ma siamo certi che la Meloni – Frodo ce la metterà comunque tutta per raggiungere il Monte Fato che l’aspetta sullo sfondo sfavillando rosse faville incandescenti.