“Brigate di cittadinanza”: compaiono a Massa i primi epigoni di Grillo

Spuntano le "Brigate apuane di cittadinanza" ad emulare l'invito farneticante alla giustizia "self-made". Grillo chiarisca le sue responsabilità

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Beppe Grillo, l'ultima trovata che raccoglie proseliti: "Le brigate di cittadinanza"

Giusto dieci giorni fa avevamo scritto un articolo sul “discorso del passamontagna” pronunciato da Beppe Grillo alla “manifestazione contro la precarietà”, tenutasi a Roma. Il demagogo genovese aveva letto un foglietto dichiarando: "Siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi. Reagite".

La chiamata all’azione incappucciata aveva prodotto forti reazioni nel mondo politico e nei cittadini, anche perché Elly Schlein, che ha uno speciale radar per intercettare i guai, era venuta alla manifestazione all’ultimo momento infognando il Pd nelle polemiche che poi sono seguite.

Successivamente - come fa sempre - dopo aver tirato il sasso Grillo ha cercato di nascondere la mano, buttandola sullo scherzo innocente, sapendo però bene che qualcuno lo avrebbe preso sul serio. E in un Paese come l’Italia non potevano mancare gli epigoni, e cioè, i Savonarola de noantri.

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Massa Carrara, arrivano gli attivisti emuli degli "eco-devastatori" di Ultima Generazione

E così a Massa Carrara gli attivisti di “Massa insorge” hanno costituito le “Brigate apuane di cittadinanza”, le Bac. Sabato scorso quattro svalvolati si sono presentati sul lungomare di Massa, dove il supposto leader ha letto un farneticante comunicato dopo aver incappucciato alcuni parchimetri sul lungomare come "protesta" per l’aumento delle tariffe comunali.

Tra l’altro, l’incipit è stato: “Comunicato numero 1 delle Brigate di cittadinanza”, sulla falsariga di quelli delle Brigate Rosse. Un fatto assai grave, che non solo non fa ridere, ma non ha rispetto per le tante vittime del terrorismo.

I quattro dell’Apocalisse avevano il volto coperto dalla solita maschera ciocca di Guy Fawkes protagonista di “V per Vendetta” e noto per la “congiura delle polveri” contro re Giacomo di Inghilterra. Quindi abbiamo altri emuli degli eco-devastatori di Ultima Generazione che solo da poco hanno cominciato a frequentare, fortunatamente, le patrie galere.

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Incappucciare i parchimetri, rendendoli oltretutto inutilizzabili, non è esattamente quello che l’Abbassato di Genova diceva di avere in mente, visto che nel “discorso del passamontagna” parlava di “lavoretti” che sembravano auspicare la ricostruzione e messa a posto di panchine rotte e buche nelle strade. Le stesse infrastrutture abbondantemente seminate proprio nelle amministrazioni in quota Cinque Stelle, come quella di Roma con Virginia Raggi.

Il gruppetto, guidato tra l’altro da un tizio che aveva dato uno schiaffone, – chiamato da lui simpaticamente “buffetto pedagogico”- proprio a Giuseppe Conte a Massa nel maggio scorso, ha invece procurato un danno come da miglior tradizione italiana.

Speriamo che i quattro coreografici azionisti siano stati denunciati e che paghino le conseguenze del loro gesto. Anzi, visto che tanto adorano il loro idolo barbettato Fawkes, ne seguano le orme con l’incarcerazione e la detenzione; non nella Torre di Londra, bensì nella più modesta gattabuia locale, tenuti a pane, acqua e video di Grillo. Sarebbe un bel segnale per l’Italia e soprattutto un monito contro le conseguenze che i “cattivi maestri” come Grillo hanno provocato nel nostro Paese.

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