Case occupate, blitz del governo: passi avanti nel "mondo alla rovescia"

Foti ha depositato in Commissione Giustizia la tanto attesa proposta di legge che inasprisce le pene fino a nove anni per chi occupa abusivamente le case

Di Giuseppe Vatinno
Case popolari MM spa Milano
Politica

Meloni ha da sempre rivendicato quello della lotta alle occupazioni abusive come uno dei punti chiavi del programma di Fdi. L'analisi 

Era ora. Da poco tempo è stata presentata una proposta di legge per sanare l’incredibile situazione italiana per cui è possibile tuttora occupare impunemente una abitazione basta avere il solito corollario di anziani, incinte e varia umanità. Giorgia Meloni ha da sempre rivendicato quello della lotta alle occupazioni abusive come uno dei punti chiavi del programma di Fratelli d’Italia e attività di sgomberi sono già iniziata da mesi, soprattutto a Roma, a San Basilio quadrante est della Capitale.

Così il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti ha depositato in Commissione Giustizia la tanto attesa proposta di legge che inasprisce le pene fino a nove anni per chi occupa ma soprattutto ne determina un reato specifico. Previsto anche l’arresto in flagranza e l’impossibilità del rito abbreviato con l’obbligo per l’autorità giudiziaria di intervenire entro 48 ore e poi la restituzione dell’immobile.

Insomma non deve più accadere che un anziano che va a farsi una visita medica torna a casa e la trova occupata e la Polizia lascia dentro l’occupante. Questione di semplice buon senso. Le intenzioni sono ottime, i numeri per approvare la legge ci sono tutti e ora si aspetta solo che tutto vada a buon fine anche se in un Paese come l’Italia i rischi sono sempre in agguato e certamente occorre aspettarsi che il fronte che protegge le ladre delle metropolitane, guidato dal Pd, si rifaccia sotto per proteggere gli occupanti abusivi a danno dei legittimi proprietari.

Ci aspettiamo, altresì, le solite lagne del direttore de Il Riformista Piero Sansonetti e di diversi altri supporter. Lo stesso Sansonetti che ospita articoli su articoli contro la legge anti borseggiatrici metro. Un altro “difensore” degli occupanti è l’ex direttore -in un’altra vita destro- de Il Tempo, Gaetano Pedullà, ora riconvertito alla sinistra bertinottiana che definisce la notizia come “l’ultima bufala della Meloni”.

Ormai nel “mondo alla rovescia” assistiamo quotidianamente ad una gara a chi la spara più grossa sul senso comune e temiamo che sia in corso una specie di gara al massacro da parte di chi, sul fronte progressista, cerca appunto di spararle sempre più grosse in modo di avere maggiore visibilità mediatica. Chi non ricorda la meritoria campagna condotta da Mario Giordano a Fuori dal coro, contro i “ladri di case” che non solo erano tollerati ma anche protetti da interi settori della burocrazia pubblica, soprattutto comunale?

Speriamo che la proposta di legge sulle ladre della metro sia rapida come quella sulle case occupate perché in effetti i cittadini non ne possono proprio più di vedere il mondo rovesciato nelle sue fondamenta da una finta etica progressista che ha scalzato il buon senso. E si tratta di un attacco concentrico alla libertà di persone e beni. Basti pensare a cosa sarebbe accaduto se fosse passato nella scorsa legislatura il liberticida decreto Zan sull’omofobia: chi avesse detto di non essere d’accordo –ad esempio- con il matrimonio omosessuale avrebbe rischiato la galera. La volontà degli italiani di cambiare pagina si espressa chiaramente il 25 settembre scorso ed ora arrivano a compimento i primi frutti di quel programma politico che ha permesso al centro – destar di vincere le elezioni.

Adesso ci sono tante altre cose da fare ma non bisogna sforzare la fantasia per farle, basta tornare al passato quando tutto funzionava bene, appunto il buon senso. Chi non ricorda, ad esempio, come erano pulite le città e i parchi? Allora c’era un semplice omino dotato di semplice ramazza che faceva una cosa banale: ramazzava. Ora l’omino è scomparso in nome della super differenziata al bromuro di cadmio e dei sindacati che trovano riprovevole che il lavoratore lavori. Basterebbe tornare al semplice buon senso del buon tempo antico e tutto comincerebbe come per magia a rifunzionare.

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