Caso Soumahoro, Fratoianni sapeva: spunta la lettera scritta da Sx Italiana

Il leader di Sinistra Italiana sapeva tutto sullo scandalo Soumahoro: il "colpaccio" di Striscia La Notizia imbarazza i radical chic

Di Giuseppe Vatinno
Nicola Fratoianni e Soumahoro
Politica

Caso Soumahoro, ecco la lettera in cui si accusa il sindacalista di circondarsi di due caporali

Ennesimo colpaccio di Striscia la Notizia, la trasmissione creata da Antonio Ricci, in onda su Canale 5. Il mitico “Pinuccio” (Alessio Giannone), irresistibile “inviato speciale” da Bari Vecchia, si è ricollocato davanti al portone principale di Montecitorio e opportunatamente corazzato contro il freddo di questi giorni ha sganciato l’ennesima bomba sul caso Soumahoro.

Striscia è infatti venuta in possesso di una lettera riservata scritta il 25 novembre scorso da membri della Direzione Nazionale di Sinistra Italiana e cioè i pugliesi Marco Barbieri e Mario Nobile che spiegano di aver avvertito più volte il segretario Nicola Fratoianni che non era opportuno candidare Aboubakar Soumahoro. Tale avvertimento, tra l’altro, era stato dato a Fratoianni anche da don Andrea Pupilla, responsabile della Caritas di San Severo.

La data della lettera è importante perché Fratoianni aveva già dichiarato di non sapere nulla delle voci che giravano sul sindacalista di colore e quindi, secondo Striscia, “ha mentito”. Un’accusa grave al capo di Sinistra Italiana che però è ampiamente supportata. Nella lettera si legge infatti che Soumahoro: “si era circondato di un gruppo di fedelissimi, tra cui dei caporali (…). Che aveva creato un’associazione, Lega Braccianti, molto personalistica e che la gestione delle raccolte fondi era a dir poco un po’ opaca”.

Nella lettera bomba i due dirigenti facevano anche notare che Soumahoro era: “Un personaggio creato dal gruppo Gedi e da La7, in particolare dal programma Propaganda Live” e che quanto scrivevano lo avevano anche detto durante l’assemblea nazionale del partito tenutasi il 17 agosto 2022. A queste puntuali contestazioni di Barbieri e Nobile Fratoianni avrebbe reagito con indifferenza e malcelato fastidio, facendo capire che a lui interessava solo il ritorno che avrebbe avuto il partito con una candidatura così prestigiosa.

In un comunicato di Striscia si fa notare come: “A differenza degli altri media, Striscia la notizia non si è occupata solamente dello scandalo delle cooperative sociali gestite dalla compagna e dalla suocera dell’ex sindacalista, ma dei fondi spariti dalla Lega Braccianti, dopo le accuse, raccolte da Pinuccio, dei suoi due ex soci”. Quella del programma di Ricci è un’opera meritoria che non guardando in faccia a nessuno sta cercando di aprire un varco nel velo del politically correct di cui si è cercato immediatamente di impregnare la vicenda.

Caso Soumahoro, lo scandalo imbarazza i "radical chic" di Sx 

Tutt’ora ci sono giornalisti come Paolo Mieli, Piero Sansonetti, Gad Lerner che cercano di cimentarsi in uno sport poco conveniente: la scalata di specchi saponati. Pratica rovinosa per la salute e l’aplomb. I più furbi invece, come Marco Damilano e il sodale Diego Bianchi, in arte “Zoro”, hanno scaricato da tempo Soumahoro, in ossequio alla realpolitik.

Questa lettera è particolarmente importante perché tira in ballo per la prima volta esplicitamente, nero su bianco, il fatto che il neodeputato si sarebbe circondato anche di due “caporali”, accusa questa gravissima che se fosse confermata colpirebbe in pieno una delle attività per cui lo stesso Soumahoro è stato ampiamente glorificato e cioè proprio la lotta all’infame pratica del caporalato. Poiché il capolarato è vietato da una legge specifica e cioè quella n.199 del 29 ottobre 2016 “in contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura” la lettera conterebbe una “notizia di reato” su cui la magistratura dovrebbe al più presto indagare.

Dal punto di vista politico poi urge un chiarimento visto che Soumahoro è entrato in Parlamento, per altro profanandolo con gli stivaloni infangati, principalmente in virtù della lotta al capolarato ed è lautamente pagato dal Popolo italiano. Se questo fosse confermato, ma è scritto nero su bianco, Fratoianni dovrebbe dimettersi dalla sua carica all’interno di Sinistra Italiana come Soumahoro dovrebbe al più presto dimettersi dalla sua di Deputato. Se invece non è così occorre a questo punto che Soumahoro faccia piena e definitiva chiarezza e smentisca pubblicamente questa lettera che lo accusa in maniera chiara e circostanziata.

Tags:
fratoiannisoumahoro