Commissioni, Tremonti verso gli Esteri. Sfida Patuanelli-Boschi per la Rai

La delega sulla Guardia Costiera resta a Salvini (Infrastrutture). La Protezione Civile a Musumeci (Sud e Mare). Il Copasir andrà al Pd

Politica

Commissioni, polemiche dell'opposizione e sfide ancora aperte

Il governo Meloni, dopo aver nominato ministri e sottosegretari, adesso deve completare il quadro delle nomine parlamentari con i presidenti delle Commissioni. Oggi - si legge sul Corriere della Sera - i gruppi dovranno far pervenire alla presidenza "le designazioni dei propri rappresentanti" e mercoledì 9, come deciso dalle conferenze dei capigruppo, saranno convocate le 10 commissioni permanenti del Senato e le 14 della Camera per l’elezione dei presidenti. L’intesa sui numeri c’è. In proporzione a 181 eletti, a Fratelli d’Italia spettano 5 caselle a Palazzo Madama e 7 a Montecitorio. La Lega ne avrà 7 in tutto e Forza Italia 5.

Tra i nomi evidenziati sul taccuino della premier Meloni, che punta anche all’Antimafia, - prosegue il Corriere - c’è quello di Giulio Tremonti. L’ex ministro berlusconiano eletto con FdI alla Camera potrebbe guidare non la commissione Finanze (a cui punta Marco Osnato), bensì la Esteri. Alla Camera il romano Federico Mollicone aspira alla Cultura. Al Senato sono in corsa Alberto Balboni per la Affari costituzionali, Luca De Carlo per l’Agricoltura e il coordinatore dell’Umbria Francesco Zaffini per la commissione Salute. Il Copasir andrà al Pd: Lorenzo Guerini, Francesco Boccia o Enrico Borghi. Per la Vigilanza Rai si parla dell’ex ministro Stefano Patuanelli, M5s, ma nessuno esclude che possa farcela la renziana Maria Elena Boschi con i voti della destra.

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