Politica

Lombardia 2023, con Moratti presidente Renzi prepara l'Opa sul Pd

Di Giuseppe Vatinno

Il leader di Italia viva Matteo Renzi ha accolto le dimissioni di Letizia Moratti in Lombardia come "un fatto di grandissimo rilievo"

Regionali Lombardia 2023, Letizia Moratti in corsa: per Renzi un'occasione da non perdere

Matteo Renzi è indubbiamente un politico abile che nel bene e nel male ha segnato un’epoca della storia italiana ma soprattutto del suo precedente partito, il Pd di cui è stato segretario e dalla cui carica ha potuto poi spiccare il salto verso Palazzo Chigi ai tempi del famoso “stai sereno” rivolto a Enrico Letta. Quando ha abbandonato il Partito democratico è stato previdente ed ha lasciato una “quinta colonna” di amici al Nazareno, in modo che non solo potesse avere notizie fresche dall’interno ma che potesse anche, in un certo senso, condizionare in qualche modo il partito stesso.

Si consideri poi che anche da Italia Viva, che obiettivamente conta poco elettoralmente (insieme a Calenda hanno preso il 7,7% alle ultime elezioni), è stato capace di far cadere il governo Conte e anche ora è molto attivo per ottenere la presidenza del Copasir e/o della Commissione di Vigilanza Rai. Che d’altra parte il segretario dimissionario del Partito democratico Enrico Letta sia un’anatra non zoppa ma zoppissima è del tutto evidente. Letta pensa solo a tornare ad insegnare in Francia e il partito attualmente è praticamente una navicella senza guida in un procelloso mare.

La sconfitta del 25 settembre ha provocato però non solo la fine del segretario ma anche lo scatenarsi di “bande” che si contendono il potere e in cui nessuno comanda. E quindi Matteo Renzi, che ripetiamo, è sicuramente abile tatticamente, un po’ meno strategicamente, ha visto l’occasione di far sentire la sua voce nella vicenda delle dimissioni di Letizia Moratti dalla Regione Lombardia.

Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana ha detto chiaramente che “il fatto che abbia fatto delle scelte che andavano contro le decisioni del governo mi sembrano tutte indicazioni del fatto che lei stia guardando altrove", e cioè l’ipotesi è proprio un avvicinamento a sinistra della Moratti che, ricordiamo, ha avuto un padre partigiano “bianco” e che più volte nella sua storia politica ha espresso considerazione per il centro – sinistra sfilando ad esempio il 25 aprile quando ancora questa cosa era difficile farla nel centro – destra di cui faceva parte.