De Micheli prima segretaria del Pd? "C'è misoginia anche nelle donne Dem"
"Siamo il partito che ha fatto più leggi a favore delle donne, ma poi le candidature a sindaco o presidente di Regione sono rarissime"
Congresso Pd, Paola De Micheli: "Ho ragioni potenti per candidarmi"
“Ho ragioni potenti per candidarmi alla segreteria di un partito che è scalabile. Non sono sola, tante federazioni e circoli lavorano con me a un’idea diversa di Pd, per mettere molto più potere decisionale nelle mani degli iscritti. Un cambiamento radicale, che illustrerò nella mozione e in un libro”. Così Paola De Micheli, in un’intervista al Corriere della Sera, parla della sua candidatura al congresso dei Dem, una competizione che vede diversi nomi sulla linea di partenza: Bonaccini, Nardella, Schlein, De Luca e Ricci.
Congresso Pd, Paola De Micheli: "Adesso tocca alle donne e agli uomini nati tra i ’70 e ‘90”
De Micheli ambisce ad essere la prima segretaria donna del partito: “Siamo il partito che ha fatto più leggi a favore delle donne, ma poi le candidature a sindaco o presidente di Regione sono rarissime. E la colpa è anche della misoginia di alcune donne che, con un po’ di accidia, si sentono soddisfatte da un ruolo ancilliare”. “Adesso tocca alle donne e agli uomini nati tra i ’70 e ‘90” continua l’ex ministra, 49enne, che dribbla la domanda sulla sua vicinanza alle correnti di Bersani, Letta e Zingaretti: “L’unica corrente a cui ho partecipato è stata quella di Letta, poi ho votato Cuperlo e Zingaretti”.