Elezioni, è mancato l'effetto opposizione, sia per Schlein sia per Conte
Secondo turno delle Amministrative, l'analisi
Il governo esce rafforzato dal voto
Di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista
Si è appena concluso il secondo turno delle elezioni amministrative di maggio 2023. Si è votato per il ballottaggio in 41 Comuni, e per il primo turno delle comunali in Sicilia e Sardegna. Per i comuni al voto nelle due isole il ballottaggio è in programma domenica 11 e lunedì 12 giugno. Il primo dato da commentare riguarda l’affluenza, in calo per i ballottaggi in 7 capoluoghi e 34 comuni: ha infatti votato il 49,64% degli aventi diritto, in calo rispetto al primo turno (58,39%). Se ci concentriamo sui Comuni maggiori, quelli capoluogo, la seguente tabella sintetizza i risultati politici :
COMUNE |
CHI HA VINTO |
SITUAZIONE RISPETTO A PRIMA |
Ancona |
Centrodestra |
Conquistato dal centrodestra |
Brindisi |
Centrodestra |
Conquistato dal centrodestra |
Massa |
Centrodestra |
Confermato per il centrodestra |
Pisa |
Centrodestra |
Confermato per il centrodestra |
Siena |
Centrodestra |
Confermato per il centrodestra |
Terni |
Lista civica |
Conquistato da lista civica |
Vicenza |
Centrosinistra |
Conquistato dal centrosinistra |
Su sette grandi Comuni, tre sono stati confermati per il centrodestra, e due conquistati dallo stesso centrodestra. In tutto, quindi, il centrodestra si porta a casa cinque città. Al contrario il centrosinistra vince solo a Vicenza (che strappa al centrodestra). L’ultima città, Terni, ha visto come protagonista assoluto l’outsider Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano nonché patron della Ternana, che ha espugnato la città con un suo proprio progetto politico incentrato su una lista civica.
In sintesi, il secondo turno ha premiato il centrodestra, che esce rafforzato da questa tornata elettorale, in termini di presidio dell’Italia delle città “di provincia” (in senso lato e con una valenza positiva). Un segnale favorevole per Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi; un indizio di mancato “effetto opposizione” sia per Elly Schlein che per Giuseppe Conte.