Lega, scoppia il caso Sallusti-Fedriga. Salvini non sapeva. Ma c'è malumore...
Il Governatore del Friuli si muove in piena autonomia
Fonti leghiste: "Sallusti, pur esagerando nei toni, sottolinea un fatto vero: spendere soldi di pubblicità su quotidiani che ogni giorno attaccano il nostro partito in modo spietato e senza freni non è certo una genialata"
Scoppia il caso dell'editoriale di Alessandro Sallusti, durissimo, contro il Governatore appena rieletto del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Sallusti usa addirittura la parola "stronzo" per il presidente della Regione autonoma leghista, reo di aver "comprato le pagine per pubblicizzare le belle del Friuli di chi dà del nazista alla Lega: ovvero il gruppo Gedi, Repubblica e La Stampa". E ancora: "Non mi cerchi più per le sue marchette". In Lega nessuno sembra sapere nulla della vicenda.
Cadono un po' tutti dalle nuvole. I vertici, a partire dal segretario Matteo Salvini, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, non sapevano della decisione di Fedriga. "Figuriamoci se Salvini, impegnato tutto il giorno e tutti i giorni su mille tavoli del suo ministero, si occupa della pubblicità del Friuli", spiega un deputato leghista. Fatto sta che il caso, con la reazione giudicata "spropositata" di Sallusti, non giova al Carroccio, anche perché Libero viene considerato un giornale di riferimento e ora il timore, in Via Bellerio, è che si sposti ancora di più verso la premier Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia "vendicandosi" in qualche modo sulle proprie pagine della Lega.
D'altronde Fedriga si è sempre mosso con la massima autonomia e - fonti della Lega friulana - spiegano che non si tratta di un'operazione politica ma di immagine e di marketing turistico per sponsorizzare la Regione in vista della stagione estiva. Fatto sta che ormai la frittata è fatta. Un punto di riferimento per il Centrodestra come Libero che dà dello "stronzo" a un Governatore leghista non si era mai visto.
Altre fonti parlamentari della Lega considerano la decisione del presidente del Friuli "quantomeno fuori luogo" e, aggiungono, "Sallusti, pur esagerando nei toni, sottolinea un fatto vero: spendere soldi di pubblicità su quotidiani che ogni giorno attaccano il nostro partito in modo spietato e senza freni non è certo una genialata". In conclusione, nella Lega sperano che il caso si spenga da solo, nessuno ha voglia di commentare ufficialmente, anche per l'evidente imbarazzo, e l'obiettivo è attendere che passi qualche giorno sperando che la vicenda passi nel dimenticatoio.