Lerner a Sofri: "Sempre dalla parte giusta". Anche per il delitto Calabresi?

Ecco come la sinistra sembra dimenticare il passato, non facendo mai autocritica. Il commento e il confronto con il caso Marcello De Angelis

Di Pietro Mancini
Adriano Sofri
Politica

“Sofri sempre dalla parte giusta”, scrive Lerner ad Adriano. E il delitto Calabresi?

Auguri, affettuosi e sentiti, inviati dal giornalista Gad Lerner, all’amico, e compagno, in Lotta Continua, Adriano Sofri, che ha compiuto 80 anni, “vissuti dalla parte giusta”, ha vergato lo scrivente.

“Dalla parte giusta” pure concorrendo ad uccidere inermi funzionari di PS, come il commissario Luigi Calabresi, nel 1972, a Milano? L’autocritica è richiesta solo a Marcello De Angelis, nero, ma mai condannato per alcun omicidio?

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E Sergio Mattarella, sicuro della “matrice fascista” della strage di Bologna, come definisce i delitti firmati da Lotta Continua, come l’assassinio, spietato, di Luigi Calabresi, di cui la magistratura ha ritenuto corresponsabili Sofri, Bompressi e Pietrostefani, ancora libero come l’aria a Parigi?

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