M5S, Di Maio processa Conte: "Fare sforzo di democrazia interna"

M5S, Di Maio: "Ci sono ambiguità su cui non concordo"

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri
Politica
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Ucraina, Di Maio: inopportuno assumere decisioni che disallineano Italia da Nato e Ue

"Abbiamo di fronte un Paese, l'Italia, che ha bisogno di massima compattezza per vincere le sfide di un momento storico cosi' difficile". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i cronisti davanti alla Camera. "Noi siamo una forza politica che ambisce a guardare al 2050 pero' in realta' sta guardando a prima del 2018, che era un altro mondo". Poi l'esponente del M5s ha concluso: "C'e' una radicalizzazione in corso che anche rispetto alla politica e alle alleanze storiche vede in questo momento un'ambiguita' su cui non concordo".

M5s, Di Maio: mai andato cosi' male. Serve democrazia interna - "E' normale che l'elettorato sia disorientato, non abbiamo mai brillato alle elezioni amministrative ma non siamo neanche andati mai cosi' male". Lo ha detto il ministro degli Esteri, ed ex capo politico del M5s, Luigi Di Maio, parlando con i cronisti davanti alla Camera. "Non si puo' risolvere l'analisi del voto facendo risalire i problemi all'elezione del presidente della Repubblica", ha aggiunto. "Credo che il M5s debba fare un grande sforzo di democrazia interna. Non veniamo da una storia che si e' distinta per democrazia interna ma proprio per questo anche rispetto a un nuovo corso servirebbero piu' inclusivita', piu' dibattito interno, anche includere di piu' persone esterne al M5s. Non si puo' sempre dare la colpa agli altri, bisogna anche prendersi le proprie responsabilita'".

M5s, Di Maio: elettorato disorientato - “Voglio essere chiaro: non c’è nessun processo interno o altro”, ma “il nostro elettorato è disorientato e non è ben consapevole di quale sia la visione”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando ai cronisti nei pressi della Camera. Secondo l’ex capo politico del M5S bisognerebbe “anche includere persone esterne al Movimento e portarle in questa grande esperienza”, perché “abbiamo di fronte un paese, l’Italia, che ha bisogno di massima compattezza per vincere le sfide di un momento storico così difficile. E noi siamo una forza politica che ambisce a guardare al 2050 ma in realtà sta guardando a prima del 2018, che era un altro mondo”.

Ucraina, Di Maio: inopportuno assumere decisioni che disallineano Italia da Nato e Ue - Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha detto oggi che non e' "opportuno assumere decisioni che di fatto disallineano l'Italia dall'Alleanza Nato e dall'alleanza dell'Ue". Parlando ai giornalisti davanti a Montecitorio, il ministro ha inoltre sottolineato: "Non credo che sia opportuno inserire nella risoluzione che impegna (il presidente del Consiglio, Mario) Draghi ad andare in Consiglio europeo delle frasi o dei contenuti che ci disallineano dalle nostre alleanze storiche. L'Italia non e' un Paese neutrale, ma e' all'interno di alleanze storiche da tanto tempo". Il responsabile della Farnesina ha poi aggiunto: "Credo che il nostro Paese debba stare nella Nato, credo che il nostro Paese debba stare nell'Unione Europea, credo che il nostro Paese debba abbracciare la transizione ecologica ma non la devono pagare le classi meno abbienti".

Di Maio ha ribadito la necessita' dell'unita' all'interno dell'esecutivo. "Serve massima compattezza sul prezzo del gas. Non credo che possiamo stare nel governo e poi un giorno si' e un giorno, no per imitare Salvini, si vada ad attaccare il governo", ha dichiarato Di Maio.

Salario minimo, Di Maio: importante alzare stipendi a chi guadagna meno di 9 euro l'ora - E' importante arrivare all'obiettivo di alzare gli stipendi alle persone che stanno guadagnando meno di nove euro l'ora in Italia. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, parlando ai giornalisti di fronte a Montecitorio. "Credo fortemente nel fatto che serva un salario minimo, facciamolo anche con contrattazione sindacale", ha proseguito il ministro. "Io credo che abbiamo di fronte un Paese, l'Italia, che ha bisogno di massima compattezza per vincere le sfide di un momento storico cosi' difficile", ha spiegato il ministro, secondo il quale e' presente un "processo di radicalizzazione" rispetto alla politica estera e alle alleanze storiche (Nato e Ue) e che "vede un'ambiguita' sulla quale non concordo".

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