Macron: "L'Italia sui migranti non può essere lasciata sola". Prove di dialogo

Al Consiglio d'Europa di Reykjavik il presidente francese tenta un riavvicinamento dopo gli attacchi alla premier: "Lavoreremo insieme"

redazione politica
Francia, Macron al Consiglio europeo in Islanda. Foto Lapresse
Politica

Francia, Macron tende la mano a Meloni: "Collaboriamo"

Macron tende la mano a Meloni dopo le polemiche. Lo fa in occasione del Consiglio d'Europa di Reykjavik in Islanda, con una frase che il governo attendeva: "L'Italia non si può lasciare sola sulla questione migranti". Prove di disgelo quindi tra Roma e Parigi, in un clima che da fonti di Palazzo Chigi viene adesso definito "cordiale". La presidente del Consiglio prova ad allontanare le polemiche così: "Sono solo questioni di politica interna loro che non mi interessano". Macron, arrivando al summit - si legge sul Corriere della Sera - ha anche dichiarato: "Lavoreremo insieme". Al vertice, dedicato in gran parte alla causa ucraina, Meloni è intervenuta dopo il discorso in collegamento video del presidente Volodymyr Zelensky e quello di Macron.

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"Il popolo ucraino non sta difendendo solo la sua patria ma i valori fondanti dell'identità europea: la libertà, la democrazia, la giustizia, l'uguaglianza tra gli uomini", ha detto. Il vertice è stato per Meloni l'occasione di un giro di contatti con vari leader: "Ha fatto gli auguri di buon compleanno al presidente della Polonia, Andrzej Duda", riferiscono sempre fonti italiane, e "prima dell'apertura dei lavori, si è intrattenuta con il primo ministro inglese Rishi Sunak, il cancelliere Olaf Scholz e altri capi di Stato e di governo, conversando anche con il cardinale Pietro Parolin ed il primo ministro ucraino Shmyhal, che poche settimane fa ha partecipato alla Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina".

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