Manovra, la furia di Berlusconi contro Meloni: "Nessuno ha visto il testo"

Il leader di Fi si prepara a dare battaglia in Aula su pensioni e superbonus, rapporti tesi con la premier. Riemergono vecchie ferite

Politica

Berlusconi si è sentito escluso. Lo spettro dell'esercizio provvisorio

Il governo Meloni ha varato la legge di Bilancio, ma nella maggioranza ci sono tensioni. Silvio Berlusconi non ha affatto gradito il metodo della premier: "Nessuno ha visto il testo", e adesso - si legge sulla Stampa - promette battaglia in Aula. "Presidente, le bozze non le abbiamo". È la sera di lunedì, manca poco all’inizio del Consiglio dei ministri che approverà la manovra. Silvio Berlusconi si sente escluso. E Antonio Tajani, in evidente imbarazzo, non sa cosa dirgli: un testo scritto non c’è. Il fondatore di Forza Italia è stato tenuto ai margini di una trattativa nella quale, secondo lui, avrebbe avuto molto da offrire, in termini di consigli e idee.

Nella lunga notte della legge di Bilancio - prosegue la Stampa - Berlusconi, chiuso nella villa di Arcore, prova a restare in contatto con i palazzi romani, ma senza riuscire a poter incidere e nemmeno a capire che piega prenderanno le cose. Così Berlusconi ha visto riaprirsi una ferita non rimarginata nei confronti di Meloni. Forza Italia, assicurano i vertici, non ostacolerà il percorso della manovra in Parlamento. Ma certo, il passaggio alle Camere servirà per ribadire alcuni punti fermi: Berlusconi vuole più risorse su pensioni minime e assunzioni giovanili. Se qualcosa andasse storto, l’esercizio provvisorio diventerebbe un rischio concreto. Uno scenario da incubo per Meloni, che dentro Fratelli d’Italia neanche vogliono prendere in considerazione.

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